INDUSTRIA MINERARIA.
Pazzano nella provincia di Catanzaro, che alimentava giä le fernere di Mon-
giana e Ferdinandea, ed altro a San Leone in Sardegna, che anni sono pro-
duceva 24,000 tonnellate di ferro ossidulato magnetico e di cui e stata ri-
presa la coltivazione da pochi mesi. Esistono fiioni di ossido di ferro nei
monti di Guarcino ed in quelli che sovrastano a Gnaldo Tadino nell’Umbria
Vi e poi un giaciinenlo di ossido di ferro, probabilmente molto esteso, nelle
montagne della Tolfa sopra Givitavecchia. A Gnaldo Tadino ed alla Tolfa
sono stati recentcmente ripresi i lavori di coltivazione dalla Societä Romana
che ha da parecchi anni la concessione di quelle miniere. La quantitä escq-
vata, dopo la ripresa dei lavori, e di tonnellate 2,000 all’incirca. Tranne po-
chissime eccezioni la coltivazione di esse miniere e fatta senza il corredo di
tutti quegli apparecchi cd impianti che sono suggeriti dal progresso delF arte
mineraria ed applicati all’estero in condizioni analoghe.
I risultati del 4872 furono:
Minerale di ferro prodotto in Italia: tonnell. 467,000: v.alore, lire 2.087,o0Q.
Quantitä del minerale fuso in paese : tonnellate 53,000:
Quantitä del minerale esportato: tonnellate 408,472.
Dai registri della statistica del commercio speciale d’ importazione ed
csportazione pel 4872, risulterebbe un’esportazione di 468.472 tonqellate. Si
sarebbe dunque esportato piü della quantitä prodotta, e ciö dipende dai de-
positi esuberanti che si avevano all’Elba in seguito al ristagno di alfari do-
vuto alla guerra Franco-Prussiana. Non v’ ha importazione di minerale di
ferro in Italia 0).
Le miniere del ferro presentemente coltivate sono 70 circa, e tengono im.
piegati 4,700 operai. I minerali escavati sono generalmente privi di zolfo e
di fosforo, attissimi a prbdurre ghisc da getto e di affinazione per ferri ed
acciai.
Fusion« de! minerale. — Poco piü della quarta parte del mineral«
di ferro escavato e trattato in paese per la fabbricazione della ghisa. Per
questa fabbricazione sono in esercizio 32 alti-forni di cui 24 in Lombardia,
3 in Piemonte, / in Toscana ed 4 alla Tolfa nella Provincia di Roma. La
produzione di ghisa negli alti forni fu nel 4872 di tonnellate 20,000 pel var
lore di lire 3,900.000.
La quantitä di ghisa risultante dalla fusione del minerale in Italia e di
gran lunga inferiore ai nostri bisogni. Ciö dipende in gran parte dalla man.
canza del combustibile fossile di qualitä conveniente pel trattamento dei nji-,
nerali. Non si puö produrre fuorche quel poco che e consentito dalle forest«
esistenli nel raggio d’approvigionamento di ogni alto forno. Se per altro i
nostri prodotti non sono gran fatto copiosi, vanno perö distinti per le pre-
gevoli loro qualitä. Le ghise lombarde di Bondione e delTAllione, per esem
(i) Nell anno 1873, la produzione (teile miniere del ferro in Toscana monio a tonnellate 209 861
la produzione totale in Italia sali quindi alle 240,000 tonnellate: l’esportazione scese invece a’ton-
nellate 161,949. Crebbe il consumo in paese, ma l'eccesso di produzione sulla esportazione devß
benanche ascnversi alla opportunita di supplire agli approvvigionamenti di minerale presso le
miniere, i quali erano stati esausfi per la repentina ripresa dell’esporlazione dopo )a guerra frait
co-germanica. ■ r f