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giuifpo i.
die tale macchina si compone essenzialmente di una parte fissa e di unn parle
mobile. La prima consta di un cilindro ad aria compressa die agisce come
una macchina a vapore ordinaria ed e destinato a produrre la rotazione e
l’avanzamento, mettendo in moto amezzo di ruote dentate d’angolo una spran^a
quadrata portante due eccentrici. II cilindro fisso e montato su di un telalo
in ghisa entro cui puö scorrere la parte mobile della macchina. Questa com-
prende il cilindro percussore con tutti i suoi annessi. II movimento di per-
cussione e prodotto da questo cilindro nel quäle la distribuzione si opera in
dipendenza di uno degli eccentrici montati sulla spranga quadrata di cui si
® parlato. Non mi arresterö a descrivere ulteriormente questo apparecchio
ormai generalmente conosciuto rimandando chi desiderasse maggiori dettagli
alle numerose descrizioni che ne vennero date nelle relazioni uflSciali e nei
giornali sia nazionali che stranieri (*).
Ciö che sopratutto importa di far notare si e che la distribuzione del-
l’aria compressa al cilindro percussore essendo indipendente dal movimento
dello scalpello, quand’anche awenga che questo per una circostanza qua-
lunque si trovi momentaneamente impacciato la macchina non si ferma, ma
il pm delle volte riprende il suo andamento regolare. Lo stesso si dica del
movimento di rotazione, il quäle essendo pure comandato dallo stantufib del
cilindro fisso continua regolarmente per V 48 di giro ad ogni colpo dello stan -
tufio percussore ed indipendentemente dalla lunghezza della corsa. L’avan
zamento del cilindro percussore avviene in corrispondenza alla penetrazione
dello scalpello nella roccia, ciö che e indispensabile pel buon andamento della
.macchina. Come congegno meccanico adunque la perforatrice Sommeiller
corrisponde perfettamente al suo scopo.
La pressione dell’aria che agiva in questa perforatrice era, comc giä si
disse, di circa 6 atmosfere assolute. Il numero medio dei colpi che essa [imprimeva
allo scalpello era di circa 180 per I' eonsumando circa 1 litro d’aria com
pressa per ogni colpo. La penetrazione media nelle rocce del Cenisio fu di
poco piü che 2 centimetri per I'. 11 peso di una perforatrice era di circa
200 chilogrammi.
La galleria d ayanzamento avendo larghezza di metri 3,40 e altezza di
metri 2.40 circa, Y alfusto portava 9 perforatrici delle quali si puö ritenere
che 8 fossero continuamente in lavoro. L’atTusto era un carro a scheletro di
ierro di circa 8 metri di lunghezza portato da 4 ruote, e pesava quando era
caneo di tutti gli accessori, circa 12 tonnellate. Una delle ruote davanti era
dentata e mediante un rocchetto ed un volante a manubrio tutto l’atTusto
poteva essere messo in movimento a braccio d’ uomo. L’affiisto portava co-
loniie in ferro filettate collegate in vario modo con traverse. Ciascuna per-
toratrice si appoggiava in due punti alle dette colonne e traverse a mezzo
di pezzi di ritegno, i quali con madreviti potevano alzarsiod abbassarsi sulle
colonne stesse e spostarsi a destra od a sinistra sulle traverse. Con ciö si
poteva far variare entro limiti sufficienti la direzione e l’inclinazione degli
scalpelh. Attorno all’alfusto erano continuamente occupati 37 operai.
(1) UuIIelin de la Societe de l’industrie minerale, 1861-62. — Zeitschrift
Ingenieure 1871. — The practical mcchanic' s Juurnal, 1865.
des Vereins deutscher