MO.NTAMSTICA IE FUCINE. 145
La profonditd dei fori da mina era di 60 a 90 centimetri. Delle 12 ore
ehe componevano la muta, 6 circa erano impiegate nella perforazione, 3 */ 3
nella carica e scoppio delle mine e 2 4 / 2 nello sgombro delle materie. Inogni
muta si cambiavano ordinariamente 2 delle 9 perforatrici e si consuinavano
125 scalpelli. Una perforatrice faceva in media 900 fori prima di essere messa
fuori di servizio. Ogni perforatrice faceva in una muta mediamente 10 fori,
e quindi 80 in tutto erano i fori che si facevano suila fronte del lavoro nelle
12 ore.
Abbiamo detto che quando una perforatrice aveva eseguito in media 900
fori doveva essere messa fuori di servizio. Siccome una perforatrice poteva
costare circa 2000 lire ed i fori avevano in media 80 centimetri di profon-
ditä, ne risulta che la spesa di un metro di foro in solo consumo di perfo
ratrici saliva a L. 2, 77, mentre un metro di foro fatto a mano in rocce
analoghe a quelle del Cenisio non eosterebbe che circa il doppio. Malgrado
tale gravissima spesa pote essere conveniente in un’opera di tanta impor-
tanza continuare a servirsi di queste macchine, le quali comunque sog-
gette a cosi notevole deterioramento avevano il grandissimo vantaggio di rag-
giungere il massimo grado di rapiditä nella perforazione, e fu solo in grazia
di ciö che si rese possibile il traforo delle Alpi. Ma evidentemente il voler
applicare le stesse macchine ai lavori delle miniere sarebbe in simili condi-
zioni un errore. Ed infatti nelle miniere della Societä Cockerill e della So-
cietä di Marihaye in cui si tentö tale applicazione, vi si dovette rinunziare dopo
pochi mesi, anche pel troppo grande consumo d’aria e pel personale speciale
che occorreva pel maneggio delle me de si me.
Perforatrice Francois c Dufiois. — Riconosciuta alle miniere di Ma
rihaye la sconvenienza di continuare nell’uso delle perforatrici Sommeiller, i
signori Francois e Dubois, mettendo sopratutto a partito la lunga esperienza che
il primo pote acquistare sotto la direzione del Sommeiller stesso nei lavori
del Cenisio, si studiarono di modificarla radicalmente per renderla immune
dagli inconvenienti notati e riuscirono assai bene nell’intento. La perfora
trice Francois e Dubois 9) si distingue per la sua grande semplicitä e soli-
ditä'come si vede dalla flg. 4. La distribuzione dell’aria compressa al cilindro
percussore si fa indipendentemente dalla lunghezza della corsa dello scalpello
ed in virtü della forza d’espansione dell’aria stessa la quäle agisce sui due
piccoligstantuffi II e 11 di sezioni ineguali, collegati alla valvola G, e la ri-
petizione del colpo, e subordinata al ritorno dello stantuffo percussore alla
sua posizione primitiva. Il movimento di rotazione e dato allo scalpello me-
diante due piccoli stantufii ad effetto semplice posli lateralmente al cassetto
nei quali 1 ammissione dell’aria avendo luogo per le aperture m ed n, trovasi
regolata dalla valvola stessa di distribuzione al cilindro principale. I due
piccoli stantulR suddetti imprimono alla spranga a sezione quadrata Z Z un
movimento di oscillazione intorno al proprio asse, e questa a mezzo di una
leva connessa ad un rocchetto imprime al porta scalpello la rotazione per */ 18
di giro ad ogni colpo. L’avanzamento del cilindro percussore a misura dell’ap -
(1) Revue universelle des rnines et de’la melallurgie. — Liege, 1S73.
Esposiiinne Univers1873. — Gruppo .
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