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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

MO.NTAMSTICA IE FUCINE. 145 
La profonditd dei fori da mina era di 60 a 90 centimetri. Delle 12 ore 
ehe componevano la muta, 6 circa erano impiegate nella perforazione, 3 */ 3 
nella carica e scoppio delle mine e 2 4 / 2 nello sgombro delle materie. Inogni 
muta si cambiavano ordinariamente 2 delle 9 perforatrici e si consuinavano 
125 scalpelli. Una perforatrice faceva in media 900 fori prima di essere messa 
fuori di servizio. Ogni perforatrice faceva in una muta mediamente 10 fori, 
e quindi 80 in tutto erano i fori che si facevano suila fronte del lavoro nelle 
12 ore. 
Abbiamo detto che quando una perforatrice aveva eseguito in media 900 
fori doveva essere messa fuori di servizio. Siccome una perforatrice poteva 
costare circa 2000 lire ed i fori avevano in media 80 centimetri di profon- 
ditä, ne risulta che la spesa di un metro di foro in solo consumo di perfo 
ratrici saliva a L. 2, 77, mentre un metro di foro fatto a mano in rocce 
analoghe a quelle del Cenisio non eosterebbe che circa il doppio. Malgrado 
tale gravissima spesa pote essere conveniente in un’opera di tanta impor- 
tanza continuare a servirsi di queste macchine, le quali comunque sog- 
gette a cosi notevole deterioramento avevano il grandissimo vantaggio di rag- 
giungere il massimo grado di rapiditä nella perforazione, e fu solo in grazia 
di ciö che si rese possibile il traforo delle Alpi. Ma evidentemente il voler 
applicare le stesse macchine ai lavori delle miniere sarebbe in simili condi- 
zioni un errore. Ed infatti nelle miniere della Societä Cockerill e della So- 
cietä di Marihaye in cui si tentö tale applicazione, vi si dovette rinunziare dopo 
pochi mesi, anche pel troppo grande consumo d’aria e pel personale speciale 
che occorreva pel maneggio delle me de si me. 
Perforatrice Francois c Dufiois. — Riconosciuta alle miniere di Ma 
rihaye la sconvenienza di continuare nell’uso delle perforatrici Sommeiller, i 
signori Francois e Dubois, mettendo sopratutto a partito la lunga esperienza che 
il primo pote acquistare sotto la direzione del Sommeiller stesso nei lavori 
del Cenisio, si studiarono di modificarla radicalmente per renderla immune 
dagli inconvenienti notati e riuscirono assai bene nell’intento. La perfora 
trice Francois e Dubois 9) si distingue per la sua grande semplicitä e soli- 
ditä'come si vede dalla flg. 4. La distribuzione dell’aria compressa al cilindro 
percussore si fa indipendentemente dalla lunghezza della corsa dello scalpello 
ed in virtü della forza d’espansione dell’aria stessa la quäle agisce sui due 
piccoligstantuffi II e 11 di sezioni ineguali, collegati alla valvola G, e la ri- 
petizione del colpo, e subordinata al ritorno dello stantuffo percussore alla 
sua posizione primitiva. Il movimento di rotazione e dato allo scalpello me- 
diante due piccoli stantufii ad effetto semplice posli lateralmente al cassetto 
nei quali 1 ammissione dell’aria avendo luogo per le aperture m ed n, trovasi 
regolata dalla valvola stessa di distribuzione al cilindro principale. I due 
piccoli stantulR suddetti imprimono alla spranga a sezione quadrata Z Z un 
movimento di oscillazione intorno al proprio asse, e questa a mezzo di una 
leva connessa ad un rocchetto imprime al porta scalpello la rotazione per */ 18 
di giro ad ogni colpo. L’avanzamento del cilindro percussore a misura dell’ap - 
(1) Revue universelle des rnines et de’la melallurgie. — Liege, 1S73. 
Esposiiinne Univers1873. — Gruppo . 
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