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l’asta dello stantulfo. Lo stesso rigonfiamento porta sulla sua superficie cilin-
drica (lei solehi elicoidali nei quali ingrana una piastra adiacenta sulla cui
superficie sono praticati solehi e pieni corrispondenti. Questa e assicurata al
cilindro per mezzo di una molla Ia quäle le perinette di obbedire in un senso
allo spostamento prodotto dal passaggio dei denti elicoidali del rigonfiamento
snddetto; nia nel senso contrario la piastra essendo fissa, lo spostamento non
puö aver 1 uogo, ed il rigonfiamento stesso e obbligato a girare e imprime la
rotazione allo stantußö; ciö avviene nel movimento di ritorno di questo. Per
produrre la progressione del cilindro, i solehi e pieni elicoidali del rigonfia
mento suddetto, agiscono su di un rocchetto munito di punta e molla d’ar-
resto e connesso ad una madrevite girevole in una delle stanghe del telaio,
con disposizione analoga a quella descritta nella macchina di Sachs.
Le esperienze fatte al Gottardo hanno dimostrato che la perforatrice
Mc. Rean ha il difetto di fermarsi nel movimento rotatorio per cui si cerca
appunto di rimediare ad un tale inconveniente senza del quäle sarebbe stata
riconosciuta di una effieacia veramente straordinaria.
Gli affusti e cavalletti adottati per fissare questa perforatrice, sia nel la-
voro in trincea che in galleria, sono anche analoghi a quelli accennati per
la perforatrice Sachs. Pei lavofi ordinari di costruzione di ponti e per trin-
cee, questa macchina pesa 75 chilogrammi e viene montata su di un caval-
letto particolare. Un’altra di modello piu piccolo puö essere maneggiata da
un sol uomo.
Con vapore alla tensione di circa 5 atmosfere questa macchina puö fare
nel granito di Aberdeen un foro di circa G centimctri di diametro e ra~-
giungere persino la profonditä di 30 centimctri per minuto. II lavoro medio
e di 15 a 20 centimetri. 11 numero dei colpi e di oltre 500 per minuto, e
vuolsi che possa arrivare persino ai 1000 colpi. Veramente furono giä spe-
rimentate altre perforatrici che davano risultati non meno straordinari, ma
finora nessuna corrispose egualmente bene a tulti i requisiti della pratica. La
perforatrice Mc. Rean e visihile ogni giorno in Borough Road, 42, Londra.
lavoro rcotltnito dali'aria eonipresaa ( J ). — Il sig. Trasenster ha
dimostrato che il lavoro teorico restituito dall’aria compressanelle macchine
le quali, come le perforatrici, agiscono a piena pressione, eioe senza espansione,
e eguale a quello che sarebbe prodotto dallo stantuflb del cilindro soffiante
che generö Paria compressa di cui si tratta,quando questo fosse stato solle -
citato da una pressione elfettiva di un’ atmosfera.
Infatti se Paria che ha agito aveva un voluine v ed una pressione di P
atmosfere e chiaro che il lavoro teorico prodotto sarä stato (P - I) v x
■10333 chilogrammetri. Il volume prima della compressione doveva essere
V = v P e quindi sostituendo per P il suo valore ossia — , Pespressione
v
del lavoro diverrä (V - v) 10333 chilogrammetri, il che corrisponde appunto
al lavoro dello stantufib generatore solleeitato da una pressione elfettiva di
un’ atmosfera.
(I) Revue universelle des inines et de la metallurgie. Licges giugno 1873.