MOHTAMSTICA E FÜCiNE.
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Dissi ehe tale e il lavoro teorico restituito, ed infatti il Iavoro effettivo
sarä sempre minore a causa degli attriti, delle fughe, ece.
Il lavoro necessario per comprimere tale quantitä d’aria alla detta pres-
sione, non tenendo conto dell’elevazione di temperatura ehe si produce nella
compressione, e espresso dalle formole L = V log. nep. P x 10333 chilo-
grammetri. L’elevazione di temperatura che ha luogo pel fatto della com
pressionc aumenta considerevolmente tale lavoro e siccome l’aria prima di
essere ulilizzata e lasciata rafFreddare, un tale aumento di lavoro va intera-
mente perduto. Tuttavia facciamone astrazione e vediamo quäle sia per due
diverse pressioni il rapporto fra il lavoro occorrente per la compressione e
quello restituito da una macchina che agisca senza espansione. Consideriamo
prima una pressione bassa per esempio di 2 atmosfere. Il lavoro occorrente
per comprimere un metro cubo da I a 2 atmosfere sarä: log. nep. 2 x
10333 = 7161 chilogrammetri. Il lavoro restituito da tale
10333 = 5166.
aria sara
(‘ - d
Consideriamo ora una pressione maggiore, per esempio di 10 atmosfere.
Il lavoro compressore sarä 23766 ed il lavoro restituito non sarebbe che di
9300 e quindi i rapporti del lavoro restituito al lavoro compressore sono
per una pressione di 2 atmosfere
5166
7161
0, 72... e per una pressione di 10
atmosfere - 0300 = 0.39...
23766 *
Dunque se con una data forza comprimiamo aria a 2 atmosfere c poi
applichiamo l’aria compressa ad una perforatrice, ci verranno rcstituiti di
tale lavoro circa 72 per cento; se invece Ia forza stessa fosse adoperata a
comprimere aria a 10 atmosfere non ne verrebbero restituiti che circa 39
per eento. Per la compressione a 100 atmosfere il lavoro comprimente sa
rebbe di circa 47532 chilogrammetri ed il lavoro restituito sarebbe di soli
10230 chilogrammetri; ossia non si avrebbe che un rendimcnto di circa il
21 i/a per cento.
Resta con eiö dimostrato che 1’impiego dell’aria a tenui tensioni e un
vantaggio cui bisogna mirare, il che venne anche confermato dalle esperienze
bitte al Gottardo. In generale nelle perforatrici non conviene oltrepassare le
2 o 3, al pii'i 4 atmosfere assolute. Al Moncenisio si fece uso di aria a 6 e
a 7 atmosfere di pressione, ma ciö perche l’aria compressa costava pochis-
simo merce le forze motrici naturali di cui si disponeva in abbondanza e si
aveva lo scopo di assicurarsi maggior regolaritä nel movimento dell’aria nei
tubi di condotta che raggiunsero lunghezze di circa 7 chilometri.
CöiadUssaosie. — Riassumiamo nella tavola seguente i dati principali
sullc perforatrici a percussione.