INDUSTRIE MINERARIA.
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IViclielio e Cobalto.
miniere. — Diversi giacimenti di pirrotina nichelifera si hanno nelle
Alpi del Piemontc corae in Valsesia, in val d’Ossola ed in val di Stura. In
Valsesia principalmente si coltivö negli anni scorsi un ammasso di pirrotina sui
monti di Locarno, incassato nelle dioriti. In una officina posta presso Varallo
si trattava questa pirrotina ottenendosene metalline che venivano arricchite
sino a piii del 70 per cento e si spedivano di poi nel Belgio, ove esse subi-
vano il trattamento per via umida mediante il quäle se ne ricavava il nichelio
metallieo. Tale officina rimase in esercizio fino a tutto l’anno 1862. Di poi,
per Io esaurimento delTammasso non meno che pel ribasso avvenuto nel prezzo
del nichelio, i lavori vennero sospesi.
Si hanno parecchie altre miniere di nichelio in Valsesia oltre la sovra-
detta di Locarno presso Varallo. Infatti se ne s'copersero a Valmaggia, Cer-
varolo, Scopello ed a Campello-Monti. La ricchezza in nichelio delle nostre
pirrotine pure e compatte, supera raramente il 5 per cento, in media e del
2 al 3 per cento, con meno di I per cento di cohalto e di 2 per cento di
rame.
Mentre anni sono tali giacimenti rimanevano pressoche abbandonati, ora
invecc vi si sono rianimati i lavori, specialmente in quelli di Scopello, ove
sono occupati circa 50 operai e dove la produzione annua sale a circa 1000
tonnellate. In complesso si puö ritenere che attualmente si producano non
meno di 3,000 tonnellate di tal minerale pel valore di lire 240,000.
La ripresa di queste miniere devesi sopratutto al rialzo considerevole del
prezzo del nichelio in questi Ultimi tempi, poiche da L. 34 al chilogrammo,
al quäl prezzo era una decina d’anni fa, ora e salito a piü di L. 30.
Tutto il minerale prodotto viene esportato in Inghilterra ed in Prussia,
ove pare venga prima trattato come le piriti per la estrazione dello zolfo e
poi passi successivamente alle officine del rame, del nichelio e persino del
ferro.
Esiste una miniera di nichelio a Cruino (Piemonte), costituita da una
vena di rammelsbergite, ed e nota la miniera di cohalto di Usseglio, una
volta coltivata dal conte Rebuffo, che ne ricavava ossido di cohalto. Le an-
zidette miniere sono inoperose. Si fecero non ha guari esplorazioni per ni
chelio, cohalto e bismuto nell altipiano granitico di Arhus in Sardegna, e se
ne ricavarono alcune tonnellate di minerale di gran pregio; ma finora non
vi furono scoperte giaciture che assicurino una coltivazione durevole.
Mercurio.
Miniere. — I giacimenti di mercurio oggidi coltivati in Italia sono quelli
di Vallalta nell’Agordino e del Siele presso Santa Fiora in Toscana. A Val
lalta si ha il cinabro in un ammasso entro il porfido ed a contatto collo