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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

32 GRUPPO I. 
proporzione di 100 a 76 per oitenerc un effetto identico: quindi equivale in 
potenza calorifera ai % del miglior litantrace. 
II costo di coltivazione della lignite sovramenzionata e di circa 4 lire Ia 
tonnellata alla bocca della miniera, senza che in questo prezzo sia tenuto 
conto delle spese generali. La produzione e stata nel 1872 di 12,135 tonnellate 
rappresentante un valore di lire 131,691. 
II difetto d’ industria in Maremma fa si che la coltivazione di tale li^nite 
Sla ""‘ ta ‘ Isslma ’ sebbene ‘ lavori preparatorii permettano di escavarne piu 
che 30,000 tonnellate all’anno. F 
Questa miniera per la sua ubicazione e per l’abbondanza del eombustibile 
ci sembra di grau momento per l’avvenire dell’ industria toscana. 
Mon ! e Ru f° li — La miniera di Monte Rufoli, sita a Podernuovo sul 
territorio del comune di Pomarance, ha per oggetto due banchi di lignite 
picea, dello spcssore variabile da metri 0.80 ad 1 metro cadauno, inclusi nel 
miocene inferiore. Questi banchi sono di formazione lacustre. Essi furono ri- 
conosciuti dai lavori praticativi per una lunghezza di 600 metri nel senso 
della direzione e per 300 metri nel senso dell’inclinazione. 
La lignite di codesti banchi diventa friabile dopo esser rimasta qualehe 
tempo esposta all’aria, e, se in mucchi grossi, e soggetta ad incendiarsi. Ha 
un potere calorifico di 4,532 calorie, sieche il suo valore sarebbe di 0 58 ri 
spetto ad i di litantrace di buona qualitä. 
Monte Bamboli. — Questa miniera ebbe per oggetto un banco sottile di 
lignite picea di ottima qualitä. Vi si fecero considerevoli lavori d’impianto, 
tra i quell una ferrovia che la congiunge ai mare; ma la societä coltivatrice’ 
d, essa fece cattivi afTari, ed e ora in istato di fallimento, perche il prezzo di 
vendita non ha dato luogo a tornaconto economico. 
Sarsanello e Catiiparola. — Queste due miniere sono aperte sopra un 
medesimo banco di lignite di 2 metri di potenza; la coltivazione si opera 
mediante pozzi; il pozzo di Caniparola aveva giä raggiunto la profonditä di 70 
metri ed il pozzo di Sarzanello era profondo 115 sul finire dell’anno 1866 
Alla bocca dei pozzi sono impiantate macchine a vapore per l’estrazione del 
eombustibile escavato. 11 banco di lignite e riconosciuto per oltre un chilo- 
"l et Z neI S ! ns ° delkl direzione i sua inclinazione e di 20° alla profonditä 
di 100 metri, ma va gradatamente scemando mano mano che si approfondi- 
scono i lavori, cosicche sembra che il banco assuma la forma di una conca; 
il banco stesso e mterposto fra gli strati del miocene inferiore. La produzione 
del 18/2 fu di 6,734 tonnellate pel valore di 74,200 lire. Gli operai impie- 
gati sommano a 120. 
La proprietä della miniera spetta alla societä di Pertusola, la quäle fa uso 
del prodotto nella sua grandiosa officina di fusione e raffiiiazione dei minerali 
di piombo nel golfo della Spezia, di cui giä si e parlato. 
Altre miniere di lignite picea si hanno in provincia di Siena, come la 
miniera di Monte Murlo, la cui produzione — nel 1873 — montö a 16.904 
tonnellate pel valore di lire 261,008. 
Fontanamare. — Questa miniera e attivata nel bacino lignitifero di 
Gonnesa in Sardegna. La escavazione del 1872 fu di 2,200 tonnellate pel
	        
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