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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

INDUSTRU MINERARIA. 33 
L'industria introdotta dalla Societä della Maiella ha cessato fino dal 1870. 
Le miniere e gli stabilimenti della medesima sono stati acquistati nel 1873 
da una Societä Inglese, la quäle tenta pure l’estrazione del petrolio dai bi- 
tumi solidi, ma finora infruttuosamente. 
La principale produzione dell’ asfalto sia grezzo come lavorato in pani o 
in polvere, negli anni 1871-72-73, si deve a certo signor Paparella di Toeco, 
il quäle ne mise in commercio annualmenle da 1,000 a 4,000 tonnellate di 
varie qualitä al prezzo medio di L. 50. 
Ma ora le cave d’asfalto del signor Paparella, che sono situate nei sud- 
detti Comuni di Lettomanoppello e Roccamorice, appartengono alla Societä 
francese 1’Asphalteine (Societe Anonyme des asphaltes et des bitumes de 
1’Adriatique) che ha pure cave asfaltiche in Dalmazia, ed i cui prodotti 
figuravano all’Esposizione di Vienna dell’anno scorso. — Questa Societä ha 
perfezionata la lavorazione del Paparella, introducendo sistemi piii acconci 
per la triturazione e la fusione dell asfaltoj ma per ora non produce che 
piccole quantitä, attese le scarse richieste della merce. 
Conviene notare che non tutto 1 asfalto naturale d’Abruzzo si presta per le 
strade od altri lavori ad asfalto compresso, a motivo della compattezza del 
calcare che ne forma come l’ossatura e che impedisce 1’ assetto della massa 
sotto 1 influenza del calore o della pressione: perö esso riesce buonissimo 
per mastice, quäle viene usato in tutti gli altri lavori in asfalto. 
San Giovanni Incarico. — Nella Terra di Lavoro, presso la stazione ferro- 
viaria di Isoletta, hayvi una valle fln dai tempi antichi denominata Petroliera, 
dal petrolio che vi si riscontra. In questa valle si incominciarono i lavori di 
esplorazione dal Cassola, che poi li abbandond per mancanza di mezzi. II 
sindaco di San Giovanni Incarico si e adoperato con ogni sforzo e con sacri- 
ficii proprii, affinche le esplorazioni fossero riprese, cogliendo le occasioni piü 
opportune per attrarvi l’attenzione delle persone competenti. 
Dopo alcune peripezie, il dottor Pensa, che giä ebbe a studiare accurata- 
mente le giaciture petrolifere deH’Emilia, venuto a cognizione degli indizii 
riscontrati a San Giovanni, feee praticare, per conto d’una societä di cui egli 
era parte, lavori di esplorazione meglio intesi di quelli operati dapprima. 
Infatti dall’aprile all’ottobre 1869 si estrassero 2,000 chilogrammi d’olio. Ne 
gli Ultimi tempi i lavori hanno preso molto sviluppo. Si forarono tre pozzi di 
65 a 70 metri di profonditä, che per oltre sei mesi diedero in complesso 
una produzione giornaliera di 400 a 500 litri, e che continuano anche tut- 
tora a dare un prodotto considerevole. Le trivellazioni si eseguirono con 
sistema americano, mediante un motore a vapore che serve pure all’ estra- 
zione dell’olio. 
La qualitä e migliore di quella di Tocco, inferiore perö molto a quella 
del Parmigiano. Il prezzo di vendita e di 20 centesimi al chilogramma. 
Asfulti di Colle San Magno, Rocca d’Arce e Roccasecca. — Nei comuni 
di Colle San Magno, Rocca d’Arce e Roccasecca della stessa provincia di Ca- 
serta, esistono calcari bituminosi proprii alla estrazione deH’asfälto. Perö le 
escavazioni non hanno finora assunto grande importanza, sebbene secondo le 
indagini fatte taluno de’detti giacimenti sembri ayere una notevole eslensione.
	        
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