42 GRUPPO I.
Vi sono raflinerie dello zolfo in Rimini, Cesena, San Yittore e Pesaro,
alle quaIi si trasporta lo zolfo greggio delle varie miniere. Quella di Rimini
e la piü vasta di tutte.
Lo zolfo di Romagna si smercia nel Levante, a Trieste, in Lombardia,
Piemonte, Toscana e Roma. Una parte si esporta eziandio in Germania ed
in America. La maggior parte del prodotto si smercia in pani, od in polvere
per le viti, una piccola quantitä in eannelli.
La produzione delle miniere di Romagna e stata, giusta 1’ultima statistica
di 19,654 tonn., od in cifra tonda 20,000 tonn, del valore di 2,400,000 lire
mantenendo impiegati 1,800 operai circa.
Solfarc del tVapoletaiio cd altrc di minore importanza. —
Da alcuni anni si coltiva un gruppo di miniere zolfuree nella provincia
di Avellino, le quali sono aperte in un ammasso potente ma irregolare: una
parte del minerale si smercia senza alcuna preparazione e serve alla zolfo-
razione delle viti. Altre miniere di zolfo vi sono in Toscana, a Pereta e nella
provincia di Roma a Latera, Canale, ecc. Quella di Pereta e stata abbando-
nata, come pure quella di Canale, cosicche non resta in attivitä che la mi
niere di Latera, nella quäle i lavori si vanno sviluppando per cura di una
Societa estera (Societe Anonyme des Mines de soufre de Latera). La produ
zione complessiva delle provincie di Avellino e Rorna si puü ritenere di circa
6,000 tonnellate annue di zolfo del valore di lire 72,000.
Solfarc di Sicilia. — La regione classica per gli zolfi e la Sicilia. Ivi
la formazione sulfurea e vaslissima. A ponente essa si estende fin presso a
Trapani; a levante sino a Caltagirone e Centuripe. Presenta quindi una zona
della lunghezza di 160 a 470 chilometri per una larghezza massima fra Licata
e Nicosia di 90 chilometri circa.
Le 253 miniere che si coltivano in tale formazione sono ripartite attorno
a 4 centri; Caltanissetta, Girgenti, Catania e Lercara. II gruppo di Girgenti
e il piü ragguardevole e rappresenta da solo quasi la metä della totale pro
duzione. II numero degli operai che trovano occupazione nelle miniere e di
44,000 circa. Dietro i recenti studi fatti dall’Ingegnere Mottura, risulta che il
terreno solfifero sia e riferirsi alla formazione terziaria media. Lo zolfo e
contenuto in un calcare marnoso alternante con strati di marna argillo-bi-
tuminosa, con gessi e marne listate.
Lo zolfo e ordinariamentc in banehi che seguono l’andamento generale
della stratificazione, ma qualche volta esso trovasi anche in ammassi di forma
molto irregolare.
I singoli giacimenti solfiferi non hanno in generale una grande estensione
specialmente nel senso della direzione. Gli spostamenti, le rotture, gli strin-
gimenti sono frequentissimi. La grande produttivitä di alcune solfare di Si
cilia devesi attribuire alla potenza dei banehi in alcuni casi straordinaria,
all elevato tenore in zolfo ed alla facilitä di lavorazione, piü che alla continuitä,
e regolaritä dei giacimenti. Alla solfara grande di Sommatino, la massa del mi
nerale ha in alcuni punti una potenza di 30 e perfino di 35 metri ed e divisa in