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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

IKDUSTRIA MINERARU. 45 
bone estero, i nuovi metodi di fusione proposti non paiono economicamente 
applicabili. Per tutte queste considerazioni, non mi sembra si debba fare as- 
segnamento che sopra una produzione regolare di 2 milioni e mezzo fino 
a 3 milioni di quintali. » 
11 prezzo medio di vendita dello zolfo, a bordo dei bastimenti pronti a 
salpare dai porti di Sicilia, e attualmente di 12 Iire il quintale. L’ingegnere 
Parodi calcola quindi il risparmio di che godrä l’industria dello zolfo quando 
sia compiuta la rete ferroviaria e quella delle strade provinciali, ultimati i 
lavori dei porti di Girgenti, di Licata e Palermo. 
Economia dovuta al miglioramento nelle condizioni della lavorazione.L. 0,225 
id. id. dei trasporti.... » 1,150 
id. id. d’imbarco » 0,125 
L. 1,500 
e soggiunge: 
« Se attualmente il consumo di zolfo libero nelle fabbriche d’acido solfo- 
rico e minimo in confronto di quello delle piriti di ferro, non pare perö 
esatto 1’affermare, in modo assoluto e come un fatto generale, che queste ne 
abbiano preso il posto; bensi, le piriti hanno permesso alle manifatture di 
prodotti chimici di prendere uno sviluppo che non sarebbe stato forse mai' 
consentito dallo zolfo di Sicilia, ma ciö senza danno deH’industria estrattiva 
di questo, poiche la pi'oduzione delle nostre solfare e oggi quattro volte mag- 
giore di ciö ch’era or son 40 anni, a seguito dell’importanza che hanno ae- 
quistato tutte quelle altre industrie nelle quali e indispensabile l’impiego 
dello zolfo libero. 
« La produzione attuale di pirite di ferro in Europa puö valutarsi ad 800,000 
tonnellate, che rappresentano almeno due milioni e mezzo di quintali di zolfo 
utilizzato nelle fabbriche d’acido solforieo. Se si volesse sostituire lo zolfo di 
Sicilia alle piriti, l’Isola dovrebbe piü che raddoppiare la sua produzione 
attuale. Ora abbiam visto come ciö sia ben poco attendibile e, d’altronde, 
quand’anche lo fosse, la breve durata che avrebbero in tal caso le solfare 
sarebbe un ostacolo al conseguimento dello scopo, poiche i fabbricanti di 
prodotti chimici rinuneerebbero mal yolentieri alle piriti che, per essere ab- 
bondantissime e disseminate in molte parti d’Europa, otfrono per 1’ approv- 
vigionamento dei mercati quelle guarentigie che non puö offrire lo zolfo, di 
cui la Sicilia ha quasi l’esclusivo monopolio. E ciö e tanto piii vero, in quanto 
che le miniere di piriti d’Irlanda, di Spagna e Portogallo, di Norvegia e dei 
paese di Siegen (Germania), sono molto rieche ed ofl'rono una probabilitä di 
durata, se non maggiore, almeno uguale a quella delle solfare. 
» D’altra parte, fatta anche astrazione da tutto ciö, v’ha la quistione di 
prezzo che renderebbe impossibile allo zolfo di Sicilia il vincere la concor- 
renza delle piriti nella fabbricazione dell’acido solforieo. Al prezzo di ven 
dita attuale delle due sostanze, ogni quintale di zolfo utilizzato nelle piriti 
rappresenta una economia variabile da L. 4 a 6, secondo le localitä, sulla 
quantitä corrispondente di zolfo di Sicilia, prendendo come tipo la terzii 
qualitä vantaggiata, che e quella preferita nelle manifatture. »
	        
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