IINDUSTRIA JHINERARIA. 47
indipendentemente dallo zolfo, se se ne eccettua forse l’estrazione del solfato
di soda dalle acque del mare, col metodo del signor Balard. 0)
« AI prezzo attuale dello zolfo sarebbe possibile fabbricare in ltalia l’acido
solforico, non il solfato e molto meno il carbonato di soda; colla sperata
diminuzione nel prezzo, il solfato di soda indigeno potrebbe forse sostenere
la concorrenza dei solfati esteri, mentre quasi impossibile ciö sarebbe pel
carbonato, stante la grande quantitä di combustibile che esige la sua fabbri-
cazione. Ciö posto, e ritenuto che il consumo d’acido solforico e di solfato di
soda nelle altre industrie italiane e minimo, in confronto della quantitä che
sarebbe assorbita dalla fabbricazione del carbonato, non pare che Ie manifat-
ture di prodotti chimici possano prendere in ltalia una grande importanza. »
Saline.
La sostanza minerale che yiene prodotta in maggior copia presso noi e
di cui si fa commercio di esportazione con pressoche tutti i paesi d’ Eu
ropa non che coli’America e colle Indie, si e il sale comune. L’ltalia ab-
bonda in questo genere di prima necessitä che viene prodotto e dalle saline
marittime di Cagliari, Trapani, Barletta, Comaeehio, Portoferraio, Corneto ed
Ostia, e dalle sorgenti saline di Volterra in Toscana e di Salsomaggiore nel
Parmigiano, e dalle miniere di salgemma della Calabria e della Sicilia.
Delle saline marittime la piü importante e quella di Cagliari in Sarde-
gna, di proprietä demaniale. Evvi pure in Sardegna altra salina di minor im
portanza a Carloforte. Seguono poi per entitä di produzione quelle di Trapani
in numero di 31, di Marsala in numero di 5 e di Burano nel Yeueto. Altre minori
sono quelle di Augusta e Noto in provincia di Siracusa, di Corneto ed Ostia
nella provincia di Roma e sopratutto il gruppo delle saline di Cervia in
provincia di Ravenna costituenti un ragguardevole stabilimento da cui trae
sostentamento l’intera popolazione di Cervia. L’estrazione del sale si fa in
tutte queste saline coi noti antichissimi metodi di graduazione.
Delle sorgenti saline due sole sono esercitate. Una e quella demaniale
di Salsomaggiore presso Parma in cui 1’ acqua salsa e estratta per mezzo
di 7 pozzi che ne somministrano giornalmente 300 ettolitri a 43° di sal-
sedine. Tali acque si fanno evaporare in caldaie riscaldate con fuoco ap-
posito. Le acque madri salso-jodiche-bromiche alimentano uno stabilimento
balneario. L’altra e quella di Volterra, pure di proprietä dello Stato, affit-
tate ad una societä cui viene corrisposto un certo canone per ogni quintale di
sale asciutto fabbricato. Le acque aventi in media 20 gradi di salsedine si
estraggono mediante meccanismi da sei pozzi che ne possono somministrare
3000 ettolitri al giorno. Per la loro evaporazione si usano pure caldaie a
fuoco.
Finalmente fra le saline di salgemma si hanno solo in esereizio quella di
Lungro in Calabria Citeriore, quelle di Cattolica, Cianciana e Recalmuto in
(i) II metoJo Solvay premiato col Diploma d’onore alla Esposizione cli Vienna, del quäle si fa
cenno a pag. 51, sembra avere molto maggiore importanza che non quello Balard.