WDUSTRJA MINERAEIA.
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(6,500 tonn.), potasse, acido solforico, cloridrico, nitrico, allunii diversi, sol-
fati metallici e via dicendo. Secondo quanto venne giä avveriito discorrendo
dello zolfo, non conviene illudersi sulla convenienza di apriro in Italia grandi
fabbriche di soda e di altri prodotti chimici, a mono che si possa adottare
il metodo Solvay premiato alla Esposizione di Vienna, ed introdotto giä in
grande a Couillet (Belgio). Tale metodo consiste nello scomporre il sale ma-
rino sciolto nell’acqua mediante l’azione dell’ammoniaca edell’acido carbo-
nico injettato a grande pressione; ne scgue la formazione di bicarbonato di
soda che si precipita e si raccoglie, mentre il cloruro di ammonio rimasto
nella soluzione viene seomposto mediante la calce caustica, col noto processo
per rigenerare l’ammoniaca che poi s’impiega nelle operazioni successive.
Si puö pertanto sperare che almeno pel consumo interno delle nostre sa-
ponerie, vetrerie ed altre industrie, sia possibile di crescere la nostra pro-
duzione per guisa da non aver bisogno dei prodotti d’importazione estera.
Polvere pirSsa. — La polvere piriea che occorre all’Italia per gli usi
della guerra, della caccia e delle mine, puö valutarsi a circa 2,000 tonnel-
late. Di questa quantitä i due terzi sono impiegati per l’uso indicato da ul
timo. Il Governo sopperisce ai bisogni di guerra coi suoi due polverifici di
Fossano e di Scafati, capaci di una produzione annua di 1,000 tonnellate.
Prima della soppressione della privativa, esso fabbricava anche polvere da
caccia e da mina, ma a questi consumi provvedono ora i privati polverifici,
sparsi a Tirano in Valtellina, a Barzio in Valsassina, nella valle del Bisagno
presso Genova, a Pontremoli ed in diversi altri luoghi. nell’Umbria ed in Sicilia.
Quest’industria che non esige copia di combustibile, ma alla quäle basta
qualche po’di forza motrice, potrebbe pvere vita nel nostro paese, dove ab-
biamo nelle cadute d’ acqua prezioso elemento di lavorazione.
Il nitro oggidi non si cerea piü dai nitrieri nelle incrostazioni dei muri
vecclii e nelle demolizioni di case, ma in vece con maggiore convenienza si
fabbrica direttamente, combinando il nitrato di soda del Chili col cloruro
di potassio di Germania. 11 prezzo del nitro, cosi ottenuto, non e che di 00
centesimi circa al chilogrammo.
Per tali condizioni, puö ritenersi che la fabbricazione della polvere da
mina e da caccia possa formare oggetto di ragionevole speculazione. Recen-
temente poi attivaronsi due fabbriche di dinamite, ossia di un prodotto esplo-
sivo a base di nitro-glicerina, l’una a Cesano Maderno presso Seregno di
Lombardia, capace di produrre -1,000 chilogrammi al giorno, l’altra presso
Torino.
Oa;;> liice.
11 gas che serve all’ illuminazione si fabbrica in un’ottantina di oflicine
sparse nelle principali cittä della penisola.
La produzione de! gas nel 1872 puö valutarsi a 42 milioni di melri cubi
col consumo di 268 mila tonnellate di litantrace estero. Dalla distillazione del
litantrace si ricavarono 12,000 tonnellate di catrame, 168,840 tonnellate di