INDÜSTRIA MINERARIA. 51
Tutto lo statuario di Carrara proviene dalle cave che si estendono da
Pescina a Carpevola, non meno che dallo aminasso del Polvaccio, il quäle
e circondato da raarmi bianco-chiari. Lo statuario si trova eziandio nel ter-
ritorio di Serravezza a Monte Altissimo, e si scava alla Polla, al Saltetto,
a Falcovaia: la valle d’Arni ne e ricca.
Nel Massese se ne trovö in piccole masse fra il bianco-chiaro, nelle cave
di Landriano in Altagnana, e si fecero tentativi per estrarne in qualche punto
a Casania, ove perö si presentava deteriorato da inolti peli; ma tali escava
zioni vennero abbandonate.
Nel territorio di Massa vi hanno perö altri marmi, che se non sono as-
solutamente statuarii, stanno fra questi ed i bianco-chiari e sono molto pre-
giati nella statuaria. Tali sono quelli di Forno, bianchi, di pasta omogenea,
singolarmente atti ad essere lavorati, sonori, resistenti alle intemperie. Essi
costituiscono un tipo speciale.
I marmi bianco-chiari non sono attraversati e divisi, come sono gli sta-
tuarj, da vene ferrifere dette madrimacchie e macchie e formano masse non
interrotte, dalle quali si possono ricavare pezzi di grande volume per statue
eolossali, ecc. Essi costituiscono la maggior parte della produzione delle cave,
e si trovano abbondanti sopratutto a Carrara.
II bardiglio segue gli statuarii, ed anche i biancochiari, e se ne trova
quindi in molte localitä. Nel Carrarese ve n’ e qualche cava in quasi tutti i
versanti, ma nondimeno e piuttosto scarso e non ha importanza nella pro
duzione a fronte dell’altro marmo. Il piü bello e quello di Pescina e di Mise-
glia. Poco se ne scava nel Massese, comunque anche ivi se ne trovi in quasi
tutte le localitä delle cave. I bardigli piü pregiati provengono sovratutto da
Serravezza.
Le brecce piü belle si trovano singolarmente nel territorio di Stazzema,
alle cave deH’Affricana, del Rondone, ecc. Si trovano marmi colorati anche a
Casania ed al Vestito, nel Massese; ma non si escavano.
Non si conosce precisamente il numero delle cave. Quanto a Carrara si
presume che se ne lavorino circa 425, di cui un eentinaio sono di assoluta
proprietä di privati, e le altre appartengono a 220 livellarii del comune. Il
comune di Massa ha fatto 270 concessioni, ma le cave attive nel Massese si
riducono a 70 circa. Nel comune di Serravezza si enumerano 48 cave piü o
meno produttive, ed altre 40 o 50 se ne eontano nei eomuni di Stazzema e
Pietrasanta. Secondo le indicazioni delle persone piü pratiche di quelle loca
litä, le cave tenute in attivitä sono cosi poco meno di 600, ripartite come segue;
425 nel Carrarese, di cui una quindicina sono di statuario ;
70 nel Massese;
90 a 100 nella Yersilia, ossia nei eomuni di Serravezza, Stazzema, Pie-
trasanta, di cui 5 o 6 di statuario; — in tutto da 585 a 595.
La maggior parte dei marmi di Carrara si spedisce per via di mare, dalla
spiaggia di Avenza, per mezzo di barche o piccoli battelli che portano il ca-
rico alle navi nei porti di Livorno e Genova.
Per la lavorazione del marmo si hanno le segheris ed i frulloni. Le se-
gherie si trovano lungo i corsi d’aequa, il Carrione, il Frigido, il Serra, il