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CG GRUPPO I.
L2 indicazioni della precedente tabella sono conformi a quelle dei com-
raercianti della Valle Seriana. Questi, oltre al dedicarsi al commereio delle
eoti provenienti dalla valle anzidetta, si occupano anche della compera e ri-
vendita di quelle procedenti da Palazzago e da Foresto, dalle quali localitä
perö si ottengono coti di qualitä seadente. Le cave di coti sono sparse tra il
Monte Albensa, che si eleva sopra Palazzago in Val Brembana e Foresto,
presso il lago d’ Iseo.
Quest’industria va raano mano acquistando incremento per la scopertadi
nuovi strati di calcare silicifero, ed attualmente vi sono 40 cave in attivitä.
Il valore della loro produzione annua ammonta a circa 800,000 lire.
Le cave sono in ciascuna localitä disposte le une sopra le altre nel me-
desimo banco di calcare silicifero; i lavori dell’una sono attigui a quelli del-
l’altra, dal che derivano frequenti inconvenienti rispetto alla coltivazione.
Le singole cave si distinguono dalla bocca per la quäle si penetra nel sot-
terraneo, e dalla quäle si diramano i lavori di escavazione, e la proprietä di
ciascuna cava spetta per lo piü a diversi soci costituenti una cosi detta com-
pagnia. Siccome i lavori di una compagnia non sono coordinati con quelli
delle compagnie vicine, il complesso della coltivazione non puö essere rego-
lato in guisa da ottenere la economia di lavoro che si avrebbe facendo opere
comuni per la ventilazione, lo scolo delle acque ed il trasporto sotterraneo.
Il campo in cui ogni compagnia esercita la sua coltivazione essendo ri-
stretto e mal definito, ne segue la mancanza di ogni stimolo a quei miglio-
ramenti nella coltivazione che richiedono spese di qualche entitä.
Pietro da molino. — Le pietre da molino formano oggetto di impor-
tazione piü che d’esportazione. Tuttavia la loro escavazione non rnanca di
importanza, specialmente in Lombardia, dove le eave principali si trovano
nelle Provincie di Como, Bergamo e Brescia. Le rocce adoperate a questo
scopo sono d’ordinario brecce silicee, puddinghe siliceo-calcari, arenarie,
euriti, ecc.
Nel 1872 se ne esportarono per un valore di lire 28,880, nel 1873 per un
valore di lire 24,930. — Nel biennio 1872-73 1’ importazione e stata decupla
dell’esportazione.
Baritinii. — Poco sotto Introbbio, fra i paeselli di Primaluna, Cortabbio
e Cortenova in Valsassina (circond. di Lecco), si riscontrano dei veri filoni
di baritina diretti da nord a sud c pressoche verticali, nei quali sono aperte
diverse cave di tale sostanza.
Il lavoro in dette cave ineomineiö nel 1868. Si calcola che la media pro
duzione mensile sia di 60 tonnellate. Poca parte di detta baritina e smerciata
in pezzi. la quanlitä maggiore e messa in commereio allo stato di polvere
minuta e venduta in parte all’estero. Molta se ne spedisce anche nel Veneto.
Viene sottoposta alle macine apposite che trovansi a S. Pietro presso Corte
nova, a Laorca presso Lecco c specialmente alla Gera sotto S. Giovanni alla
Castagna presso Lecco.
L’impiego di tale sostanza si fa in parte nelle cartiere, ma piü an-
cora nelle fabbriche di colori e carte da parato, nelle quali serve quäle
succedaneo alla biacca formando il cosi detto bianco fisso Per tale riguardo