72 GRUPPO IV.
fu trovato nei monti tlel Vicentino, in quelli della Tolfa ed in Sardegna non
pote avere finora estesa applicazione nelle pifi fini lavorazioni della ceramica.
V’hanno inoltre fabbriche di niajoliche e di terrag-lie ad uso inglese. di buona
qualitä, a Laveno, a Campione sul lago di Lugano, a Sassuolo nel Modenese,
e in diverse parti del Vicentino ed a Napoli. Citeremo parimenti due fabbri
che di niajoliche assai iniportanti a Fabriano, intorno a cui non possediamo
dati statistici. Altra fabbrica consimile e pure a Urbania nel circondario d’Ur-
bino, la quäle produce niajoliche e terraglie per un valore annuo di L. 10,000.
Le stoviglie comuni e le terre cotte per stufe, orci, vasi, sono lavorate tra
noi da numerose fabbriche. In complesso v’ hanno ben niille fornaci per va-
sellami delle diverse specie.
Ecco i dati statistici di tale produzione nel 1872:
Porcellane L. 1,600,000
Terraglie bianche ad uso inglese 4,445.000
Stoviglie comuni » 3,335^000
Valore totale.... L. 9,380,000
Laterizi.
La fabbricazione dei laterizi (mattoni, tegole, ecc.) e sparsa dovunque in
Italia, poiche contansi circa 7,000 fornaci con prodotti pel valore di 23,000,000
di lire. Astrazione fatta da alcuni forni alimentati da carbon fossile, che sono
in piccol numero, il resto non consta che di fornaci a fuoco intermittente,
alimentate da legna coniune, fastelli ed erbe.
Ecco uno specchio relativo a tale produzione in tutt’ Italia.
NUMERO
delle
Fornaci
QUANTITA
prodotta
Wumero
VALORE
dei
prodotti
Lire
NUMERO
degli
operai
impiegati
7,000
864,726,000
26,217,000
30,090
Caloi e oeixienti.
La produzione delle calci, dei cementi piü o meno idraulici e del gesso e
molto copiosa, sopratutto lungo gli Appennini ed in Sicilia. II numero delle
piccole fornaci destinate a tale uso ammonta a circa 4,000. Vuolsi perö rammen-
tare che in Genova, Casale, Livorno, Palazzolo di Lombardia, ed in altre re-
gioni, v’hanno fornaci continue di qualche rilievo che si servono di carbon
fossile, e che mandano in commercio gran copia di prodotti.