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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

GRUPPO l. 
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Costi'nzioiie de$li alt! fortai. — Se torniamo coila memoria a quin 
dici anni addietro, e se confrontiamo gli alti forni d’allora con quelli d’oggi, 
non fra noi, ma sovratutto in Inghilterra, troveremo differenze notevolissime. 
I tipi d’allora erano forni di 43 metri di altezza e di 240 met. cub. di capa 
citä; i tipi d’oggi hanno persino 27 metri di altezza e 4,300 metri cubi 
di capacitä. L’aumento di altezza e l’aumento di capacitä si adottarono gra- 
datamente da queH’epoca in poi, finche si sorpassö i limiti del tornaconto eco- 
nomico, varcati i quali si tornö alle dimensioni ehe si possono considerare 
in ogni regione come le piü convenienti al doppio punto di vista della qualitä 
dei prodotti e della economia del combustibile. 
Questi limiti non sono assoluti, poiehe con combustibili molto teneri sa- 
rebbe imprudente spingere 1’altezza oltre 44 o 43 metri, mentre con com 
bustibili durissimi, come certe qualitä di coke inglese, si puü spingere 1’al 
tezza fino a 27 metri. 
E da ritenersi che un’altezza di 48 o di 20 metri sia conveniente nel 
caso in cui si disponga di coke di buona qualitä. Gli alti forni alimentati 
da carbone di legno possono essere piü o meno elevati secondo la natura piü 
o meno resistente del carbone di cui si dispone. A Vordernberg, in Stiria, vi 
sono alti forni alimentati da carboni di legno dolce la cui produzione gior- 
naliera supera le 30 tonnellate e la cui altezza e di 44 metri. 
Non parlero del profilo interno degli alti forni, trovandosene nei trattati 
di siderurgia i tipi convenienti per le diverse qualitä di minerali e combu 
stibili. Accennerö le disposizioni adottate per la conservazione degli alti forni. 
In Germania, la penuria di buoni materiali refrattarj condusse ad inven- 
tare il mezzo di preservare la parte inferiore dell’alto forno dalla corrosione 
delle materie fuse enlrostanti, e si e generalmente esteso l’uso delle casse di 
ferro a corrente d’acqua per teuer fredda la parte inferiore del forno. Queste 
casse hanno per lo piü la forma di mattoni cavi e sono rispettivamente alte 
metri 0,08, lunghe metri 0,73, larghe metri 0,38 dalla parte esterna e me 
tri 0,28 dalla parte interna. Lo spessore della lamiera onde sono eostrutte 
queste casse e di 45 millimetri. Esse penetrano sino a IG centimetri dal profilo 
interno dell’alto forno. 
Queste casse sono disposte circolarmente intorno alla presura (ouvrage) 
e alla sacca (etalages) dell’alto forno in piani diversi, che talora sono anche 
otto, e raggiungono lo scopo di conservare lungamente la parte del forno piü 
esposta ad essere distrutta. 
Se interessa di sottrarre calore alle pareti inferiori dell’alto forno, interessa 
in vece di conservare il calore alle parti superiori per non incagliare le eom- 
binazioni chimiehe chevi si operano; le quali si fanno meglio in ragione della 
piü elevata temperatura. Quindi non sono da consigliarsi i forni, come quello 
di Buttgenbach esposto nella Sezione germanica, il cui tino e costituito dalla 
semplice camicia refrattaria, essendo invece opportune l’adozione di una dop- 
pia parete, non solo per conservare il calore interno ma benanche per pre 
servare il forno dall’azione degli agenti atmosferici. 
Una disposizione, che vidi adottata in tutti i forni della Germania, e quella 
di tenere la sacca (etalages), la presura (ouvrage) ed il crogiuolo (creuset)
	        
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