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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

GRUPPO I. 
che incomoderebbero gli operai e cagionerebbero perdite di calore, si fa egregia- 
mente per mezzo di un apparecchio idraulico, sistema Armstrong, disposto alla 
bocca del forno. Questo sistema e in azione a Schwechat presso Vienna, e da 
risultamenti molto migliori delle leve usate generalmente. Oltre a ’ciö il 
sistema Armstrong permette di alzare ed abbassare la campana come si vuole 
esercitando col mezzo del sistema idraulico sforzi considerevoli; ond’e che 
fu proposto di valersene per caricare il combustibile verso il centro del forno, 
mediante un alzamento della campana, ed il minerale verso la periferia me- 
diante un abbassamento della campana stessa, come facilmente si comprende. 
Cosi si risolverebbe molto piü semplicemente il problema propostosi dall’e- 
spositore austriaco Iulius Navay, il quäle propone, invece della campana, 
un doppio cono, la manovra del quäle dovrehbc risultare molto difflcile, il 
che spiega perche non ne viene estesa l’applicazione. 
In Inghilterra, dove si fondono minerali molto umidi, si usa laciar aperta 
la bocca dell’alto forno, raccogliendo tuttavia i gas, mediante un tubo cilin- 
drico che scende verticalmente fino a 3 metri sotto la bocca stessa e lascia uno 
spazio libero fra la sua parete convessa e la parete interna dell’alto forno: 
spazio che si mette in comunicazione coi tuhi che aspirano i gas stessi. Sif- 
fatto sistema non presenterebbe applicazione in Italia, poiche il caro dei com- 
bustibili ci consiglia a trar partito di tutto il gas che sorte dalla bocca del- 
l’alto forno. 
Passiamo ora a considerare la parte inferiore dell’alto forno. 
Una disposizione generalmente adottata nei forni di Germania, per con- 
servare meglio il calore nel crogiuolo, consiste nella chiusura della parte 
anteriore della presura. I Tedeschi dicono che i loro forni sono a petto 
chiuso (mit geschlossener Brust), laddove i forni inglesi e francesi hanno 
generalmente una scodella in cui si raccoglie la ghisa liquida anteriormente 
al crogiuolo. Col sistema tedesco, e sempre necessario, per estrarre la ghisa, 
di cacciare a colpi di mazza una sbarra di ferro orizzontale attraverso la 
parete inferiore del forno, a Iivello del fondo del crogiuolo, praticandovi un 
foro che poi si riempie di sabbia quarzosa dopo ciascuna colata di ghisa. 
Le scorie si fanno colare attraverso una specie di ugello a corrente in 
terna di acqua fredda, giusta il sistema del tedesco Lürmann, il quäle e van- 
taggioso ogni volta che si trattano minerali abbastanza ricchi, cioe dal 45 
per cento in su. L’ugello per lo scolo delle scorie e situato a pochi centi- 
metri sotto il piano dell’asse degli ugelli da cui s’injetta il vento. 
Le disposizioni sovraccennate presentano il vantaggio che si evita l’in- 
gombro delle scorie nella parte dove si estrae la ghisa, e che il forno resta 
sempre chiuso nella sua parte inferiore, onde si evitano le dispersioni di ca 
lore inerenti ai vecehi sistemi. 
La Germania espose una collezione interessante di ugelli Lürmann e di 
ugelli eomuni in bronzo, a corrente d’acqua. Citeremo gli espositori Dango 
di Dienental e Lambert Herlitschka di Düsseldorf. 
Il numero degli ugelli, nel forno di Schwechat sovramenzionato, e di sette, di 
cui uno e di alcuni centimetri piü basso degli altri e soffia nel metallo liquido; 
la pressione del vento soliiato nell’alto forno di 19 metri e di metri 0,23 di
	        
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