GRUPPO I.
che incomoderebbero gli operai e cagionerebbero perdite di calore, si fa egregia-
mente per mezzo di un apparecchio idraulico, sistema Armstrong, disposto alla
bocca del forno. Questo sistema e in azione a Schwechat presso Vienna, e da
risultamenti molto migliori delle leve usate generalmente. Oltre a ’ciö il
sistema Armstrong permette di alzare ed abbassare la campana come si vuole
esercitando col mezzo del sistema idraulico sforzi considerevoli; ond’e che
fu proposto di valersene per caricare il combustibile verso il centro del forno,
mediante un alzamento della campana, ed il minerale verso la periferia me-
diante un abbassamento della campana stessa, come facilmente si comprende.
Cosi si risolverebbe molto piü semplicemente il problema propostosi dall’e-
spositore austriaco Iulius Navay, il quäle propone, invece della campana,
un doppio cono, la manovra del quäle dovrehbc risultare molto difflcile, il
che spiega perche non ne viene estesa l’applicazione.
In Inghilterra, dove si fondono minerali molto umidi, si usa laciar aperta
la bocca dell’alto forno, raccogliendo tuttavia i gas, mediante un tubo cilin-
drico che scende verticalmente fino a 3 metri sotto la bocca stessa e lascia uno
spazio libero fra la sua parete convessa e la parete interna dell’alto forno:
spazio che si mette in comunicazione coi tuhi che aspirano i gas stessi. Sif-
fatto sistema non presenterebbe applicazione in Italia, poiche il caro dei com-
bustibili ci consiglia a trar partito di tutto il gas che sorte dalla bocca del-
l’alto forno.
Passiamo ora a considerare la parte inferiore dell’alto forno.
Una disposizione generalmente adottata nei forni di Germania, per con-
servare meglio il calore nel crogiuolo, consiste nella chiusura della parte
anteriore della presura. I Tedeschi dicono che i loro forni sono a petto
chiuso (mit geschlossener Brust), laddove i forni inglesi e francesi hanno
generalmente una scodella in cui si raccoglie la ghisa liquida anteriormente
al crogiuolo. Col sistema tedesco, e sempre necessario, per estrarre la ghisa,
di cacciare a colpi di mazza una sbarra di ferro orizzontale attraverso la
parete inferiore del forno, a Iivello del fondo del crogiuolo, praticandovi un
foro che poi si riempie di sabbia quarzosa dopo ciascuna colata di ghisa.
Le scorie si fanno colare attraverso una specie di ugello a corrente in
terna di acqua fredda, giusta il sistema del tedesco Lürmann, il quäle e van-
taggioso ogni volta che si trattano minerali abbastanza ricchi, cioe dal 45
per cento in su. L’ugello per lo scolo delle scorie e situato a pochi centi-
metri sotto il piano dell’asse degli ugelli da cui s’injetta il vento.
Le disposizioni sovraccennate presentano il vantaggio che si evita l’in-
gombro delle scorie nella parte dove si estrae la ghisa, e che il forno resta
sempre chiuso nella sua parte inferiore, onde si evitano le dispersioni di ca
lore inerenti ai vecehi sistemi.
La Germania espose una collezione interessante di ugelli Lürmann e di
ugelli eomuni in bronzo, a corrente d’acqua. Citeremo gli espositori Dango
di Dienental e Lambert Herlitschka di Düsseldorf.
Il numero degli ugelli, nel forno di Schwechat sovramenzionato, e di sette, di
cui uno e di alcuni centimetri piü basso degli altri e soffia nel metallo liquido;
la pressione del vento soliiato nell’alto forno di 19 metri e di metri 0,23 di