(; GRUI'PO XXIII.
I governi locali di Costantinopoli, e di Smirne, meritarono un Diploraa di
recognizione per i compleli vestiari civili rabbinici consuetudinali in quelle
ciüä°: dicesi civili, in quanto che nel culto Mosaico, vestiario sacerdotale non
esiste, unico indumento essendo il Taled rta semplice pannolino, talvolta anco
ricamato, di ül di iino, esclusa meseolanza di ogni altro filo, del quäle copresi
il rabbino soltanto la fronte.
Notevoli fra gli oggetti in metallo sembrarono al Consigho del Gruppo
quelli esposti dalla Casa Delihus di Strassburg, e particolarmente il candelabro
a oüo faci, apposito per la solennitä commemoraliva dei fratelli Maccabei. —
Quesla Casa che impiega una trentina di Iavoranti, ha un capitale circolante
in oggetti Isdraelitici di circa lire 100,000. — Al suo rispettabile capo aggiu-
dicammo la Medaglia del Merito.
Onito Braminico e Budclista.
Se il Mitologismo ha raggiunta inai 1’ ultima esagerazione, si e appunto in
questo culto, il processo del quäle e il piu complicato, dal piü assoluto teismo,
al meno concepibile politeismo. _
Brama, nell’antico sanscrito Bagavan o Suaiambu o Suaiambuva, e 1 es-
ser.za, alta, eterna, assoluta, irrivelata. — Ma poi si emana in Visnü e Shiva.
Brama e di ogni cosa la prima causa e 1’ ultimo fine: Visnü tutto con-
serva: Shiva tutto trasforma: sono pari fra loro: onde legittimo e necessario
il rispettivo culto: Braminismo, Visnuismo, Sivaismo. — Brama crea, si asr
socia e sposa Sarassuali, figlia, sorella e moglie, ne ha cento figliuoli, il pii-
mogenito dei quali procrea cinquanta figliuole: da una di queste discendono
i Bramini, interpreti della Divinitä, da altra i Devati, genii benefici o angioli,
da altra i Daitia, genii malefici o demoni. — I Bramini sono patriarchi, ana-
coreti, limosinanti, padri di famiglia, penitenti, musicanti e canton: a loro
Brama stesso consegnö i quattro libri sacri, i A r eda, che solo ad essi e dato
comprendere e decifrare. — Da questi tutte le emanazioni dei Ire Dio. —
Brama si emana almeno tredici volte, in potenze, in virtü, in protettori, re-
golatori, difensori del mondo: 1’ultima nei seicento milioni di Apsarä, dan-
zatrici graziöse e leggiere. — Yisnü deve incarnarsi dieci volte per mantenere
intatta tutta la creazione: si e giä frattanto incarnato nove; 1 ultima la fara
a comodo suo. — Shiva che e distruttore e riproduttore, ama principalmente
le donne: s’incarna per conseguenza spesso, e le sue donne hanno virtü e
potenza rinnovatrice per ogni occorrenza.
Ne in realtä puö dirsi che vera e propria riforma il culto di Brama su-
bisse per la immensa rivoluzione di Budda; il quäle puö essere meglio giudi-
ca.o come un tiero antagonista della teocrazia Braminica, che per un veio iin-
novatore religioso. Budda infatti nato da regia stirpe del Magadha, profon-
damente commosso dalla miseria del popolo per la tirannia sacerdotale, si elevö
contro i Veda ed i Bramini: emancipö il Ceylan, Siam, la Birmania, Jongking,
Tibet. Mongolia, China dal monopolio di casta; trecento milioni di abitanli lo