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gruppo xxw.
lTodio a r f r P,Vghie r e r ntata coll-occomp.gnamenlo di strumenti, poco
OnH ,HCCOla 0rchestra ’ P ure di Jegno, coüocata enlro il giardino.
Imoeria e CU I i n0n P uö di -'^ <=he siavi, ed infatti il Commissariato
Impeiialt, m, scriveya che nell’ esporre in tanti oggetti la storia religiös« del
Ä^. lntendeVa C ° nCOrrere a Pre “ i0 P- :dcimo ^ e con nessuno degH
Unanimi per altro fnmmo, nel conferire al Commissariato stesso la Meda-
nografil°’ aPP " nt ° ^ ’’ meri! ° d ‘ t,,Ua 1 ue ^ visibile e sapiente Mo-
Culto Oris{ iano.
Ca forma ong.naria di questo culto, e la pii, impercettibile di o-ni altra
c cm e naturale: esso non fu istituito da nessuna autoritä, ne tradizionale ne
sovrana ne conqu,stalrice, ne cattedratica: nato fra il popolo . e nella parle
pm um.le del popolo, in mezzo ad una antica e radicata societä teocratiea, il
Giuda.smo, e ad una colossale societä civile, i! Paganesimo Ellenico-Latino,
'™ d °; ln eSS . e ^ senza a PP°^ i0 e ■«*« forza, neppur quella della parola,
'i'o A f, CaCe 80 0 P er 11,1 sentimento intimo di comunanza e di abnegazione,
non si estnnseco dapprima per nessuna forma esteriore. - Anzi e da credere
che i suoi seguaci non abbandonassero di un tratto la osservanza delle pratiche
nllaT n0 " . dlsdel,a; e Ia sola P re gliicra, e la parteeipazione comune
0 la a S a P e Eucaristica, gli nunisse e gli demarcasse
rred^ n d a -r aCCia , Pertant0 , del Cl,lt ° de " e primitive ehiese (Associazioni di
Credent ) di Gerusalemme, di Antiocbia e di Efeso. - Non fu, e non e, che
ne e catacombe di Roma che trovaronsi e trovansi i primi oggetti e cimelii del
cu o ns lano^ eppure anco fra essi* i sepoicrali, si osservano, o innestaü ai
pagam, ovvero pagani acconciati alla nuova fede, onde e che questo culto non
sembra abbia avuta un arte vera e propria, se non dopo avere acquistata in
Bisanzio istituzione legale. Talche datando da quell’epoca e da quello Stile e
procedendo poi nella sua diffusione e ramificazione, puö, e deve essere consi-
derato in qualtro grandi maniere: la bizantina, la germanica, (che suol dirsi
volgarmente e malamente gotica), la greco-romana, e la romana-papale, cor-
rispondenti allo svolgimento dello spirito suo, da prima semplice e circoscritto
poi,oye piu m.stico e leggendario ed ove piu popolare e poetico, e finalmente,
or metodico or minuziöse, o all’ombra di un convenzionalismo autoritario o
i eila molteplice varietä di una Serie lunghissima di anime sanlificate e beati-
CUrl0Sa cosa » eIIa storia d elle artil Le forme squisite, snelle e delicate
della Grec.a, a Roma divengono maschie e severe, per degenerare poi grandio-
samente gravi: Ie forme germaniche, ardite e rieche, e le italo-germaniche
. tempo stesso temperate, eleganti ed armoniose, si trasformano poco a poco
in una magni cenza tutta profana, in Roma, gigantesca necropoli del bello.
_ ® omania, Ia Bulgarin, 1 Albania, sono le contrade nelle quali l’arte
Cnsliana mantiene integro il tipo bizantino; aU’ombra delle ehiese di Saij