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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 9, Gruppo XXII. - Musei industriali. [Gruppo] XXIII. - Arti dei culti

MUSEI INDUSTRIAL!. 35 
sugli stahilimenti industriali nazionali. Ma ben aliro risultato si ottenne invece 
quamio si posero direttanacnte sotto gli occhi degli industriali i prodolti per- 
fezionali dell’ estero. Ciö si verificö fin da quando nell’ Esposizione parigina del 
1849 si raccolse buon uumero di lavori e si esposero al pubblico nei locali 
della Stazione centrale (allora in veritä molto ristre'.ti). L’interesse per i rae- 
(lesirni superö lutte le aspettazioni. Al 3 febbrajo ■1850 quest’ Esposizione fu 
visitata da S. M. l’ora regnante Re Carlo, allora principe ereditario, e dalla 
sua sposa; e alcuni giorni dopo da S. M. il Re Guglielmo, il quäle presto il 
suo continuo e particolare appoggio allo sviluppo progressivo continuo delle 
collezioni, che gia erasi deliberato. A questo sviluppo porse subito una buona 
occasione l’Esposizione che si fece a Lipsia nel 1850. Si dovettero perö pre- 
disporre innanzi tutto i locali necessarii, e riesci alla Stazione centrale di ot- 
tenere dall’Amministrazione militare nella Legions Caserne, non solo il locale 
per la cancelleria, ma anche alcune camere per una collezione di campioni in 
dustriali. 
Quando quindi nell’anno 4851 ebbe luogo in Londra la prima Esposizione 
universale, il consigliere tecnico della Stazione centrale, che colä si trovava in 
qualitü di Commissario Würtemberghese e di giurato dello Zollverein, ebbe 
dalla Stazione stessa la piü ampia aulorizzazione di fore una Serie di compere 
di scelli prodotti industriali riguardanti tutti i rami delle Industrie del Wür- 
temberg. Questa ricca prima raccolta fu impiegata segnatamente per procac- 
ciare ai piecoli stabilimenti industriali campioni di materie prime e dei piü 
perfezionati istromenti di lavorazione, ed inoltre per mettere sotto gli occhi 
degli industriali in generale ciö che 1’estero somministra di migliore in quanto 
alla precisione, al gusto, cd alla soliditä de’suoi prodotti. 
Come utile all’ultimo scopo, fu eompresa nelle collezioni, e forma sempre 
un ornamento di esse, una piccola collezione di campioni della fabbricazione 
degli oggetti d’oro e canestri di metalli flni a Gligrana, stala comperata dal 
sig. Maurizio Mohl fin dall’onno 1843 in un viaggio industrialein Francia per 
servire di allegato ad una Relazione. 
Le compere a Londra superarono tutte le precedenti per la quantilä e pel 
valore degli oggetti, ed in seguito ad esse da ogni parte si diede opera a spingere 
innanzi lo s\i!uppo del nuovo stabilimento.Nominatamente ricevette un grande 
impulso la collezione di disegni tecnici e decorativi e di mezzi di insegnamenlo 
d’ogni sorta, la quäle aveva avuto principio anche colle compere di Londra. Nella 
medesimasi comprese una ricca collezione di modelli di gesso per l’insegnamento 
del disegno ed una scuola di disegno per l’istruzione preparatoria, che sul 
principio ebbe anche l’incarico speciale della formazione di modelli per le altre 
scuole di disegno. A ciö si uni recentemente anche un laboratorio con un de- 
posito centrale per la fabbricazione e difTusione di modelli di gesso per le scuole 
di disegno, dei quali fu pubblicato uno speciale catalogo illustrato, coi prezzi 
dei singoli modelli. 
Lo stabilimento fu conosciuto all’ estero e non solo fu spesso visitato da 
eoloro che avevano 1’ intenzione o 1’ incarico di fondarne uno simile nella loro 
patria, ma ebbe preziosi doni da industriali, che facendo ad un tempo il proprio 
interesse ed una buona azione coli’ invio di campioni dei loro prodotti, parte-
	        
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