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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 9, Gruppo XXII. - Musei industriali. [Gruppo] XXIII. - Arti dei culti

MUSEI UNDUSTBIALI. 51 
tuose, tutto un insieme che non dimanda che di appurarsi, di svilupparsi, di 
prendere slancio. » 
Tale giudizio si riferisee, come fu detto, al 4851. — Dopo quell epoca si 
produsse nella Socielä russa qualche reazione in favore della propria origina 
litä; si cominciö ad avvertire che nell’elemento nazionale si trovavano forme 
e disegni di creazione originale che per gusto e per grazia non stanno al di 
sotto di quelle dell’occidente. L’intuizione si fece ben presto eonvinzione pra- 
tica appoggiata ai risultati delle esposizioni manifatturieie del 1801 a Pietro- 
burgo e -1865 a Mosca. — Ben e vero che i prodotti presenlati in queste ri- 
marchevoli esposizioni, se atteslavano progressi incontestabili e molto promettenli 
dal lato teenico, rilevavano perö sempre nella loro maggioranza il predominio 
della copia e della imitazione abituale nella forma e nel disegno. Fortunata 
mente poterono gli esperli usare la parola maggioranza perche sotto il carat- 
tere quasi generale dell’ imitazione che otfrivano i prodotti dell industria russa, 
non passarono inavvertiti molti lampi di originalitä e di indipendenza. Questo 
inizio di originalitä, questa aspirazione ad abbandonare la via trita della imi 
tazione si fecero sopra tutto avvertire nell’Esposizione di Mosca del 1863, e si 
riprodussero splendidamente nella Sezione russa della Esposizione Universale 
del 1867. 
Sarebbe estraneo a questa relazione il mettere in evidenza i prodotti che 
sotto questo punto di vista primeggiavano a quella esposizione, quali sono i 
prodotti di orefieeria, di gioiellcria, i tessuti in sela e via dicendo, nei quali si 
rivelava, secondo il giudicio dd Giuri, una tendenza pronunciata ad una inven- 
zione indipendente, uno Studio coscienzioso degli stili e dell’arte nazionale 
nelle sue fonti. 
La stessa tendenza fu scorta pure nella fabbricazione delle armi e degli og- 
getli di colteileria, in parecchie opere in metalli, conosciute sotto la denomi- 
nazione generica di opere di Toula, cd in parte della fabbricazione delle vetrerie 
e delle ceramiche. Egli e oggidi evidente, e l’Esposizione del 4873 pote com- 
provarlo, che la produzione manifatturiera russa si preoccupa con insistenza del 
carattere nazionale della forma e della ornamentazione. Qnesto bisogno, nato 
appena ieri e non meno vivo per ciö, troverä certo soddisfazione nell aüingere 
cognizioni e tipi dallo studio dei monumenti antichi della vecchia patria russa 
che pubblico e Governo si accingono a studiare con zelo e perseveranza. 
Alla Esposizione Universale di Parigi del 1867 si poterono avvertire nella 
Sezione russa d’archeologia alcune di queste ricerche. Pali sono i disegni fatti 
per ordine del Ministero del Dominio dello Stato di tutte le produzioni piü 
rimarchevoli dell’arte antica russa che si trovano a Novgorod ed a Riazan, le 
miniature dei manoscritti greci su pergamena, conservati nella Gattedrale di 
Mosca (edizione del Museo B.oumiansojf di Mosca aperlo al pubblico), le copie 
in gesso dei monumenti delle arti russe antiche e bizantine, pure appartenenti 
al detto Museo, le copie fotografiehe di antichitä ecclesiastiche appartenenti al 
Convento di S. Serge presso a Mosca. — E tali sono pure i materiali per la 
Storia dell’industria artistica in Russia dal X al XVIII secolo consistenli in 
disegni colorati, fotografati, gittati in gesso appartenenti alle collezioni del 
Museo d’arte e d’industria annesso alla scuola Strogonof di disegno teenico a 
Mosca. 
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