MUSEI INDUSTBIAU. 57
zioni lecnico praliche del lavoro passato per seeoli nei muranesi da padre in
figliOj e che in essi non era del tutto spento; perö se in parecchi individui
sparsi era mantenuta questa tradizione per ciö che riguarda i processi ed i
inodi di lavorazione, era assai deficiente in essi il sentimento della forma. Av-
visandosi a ciö nel 4862, cioe l’anno immediatamente successivo alla sua origine,
venne aggiunta al Museo di Murano una scuola di disegno, e venne inaugu-
rata nel 1864 una prima esposizione vetraria muranese con premj, allo scopo
di far risorgere il gusto artistieo nelle forme dei vetri.
La scuola dura da 11 anni.
Nel 1866 il comm. Salviati, tendendo a dar sviluppo all’industria mura
nese ed a trarre profitto da quanto aveva predisposto il Museo, piantö nell’i-
sola un’officina, nella quäle raccolse i piü abili artisti vetrai prima sparsi in
essa ed i piü atli a divenire sommi, si da potere, non solo eguagliare, nia
superare altresi gli stessi loro avi.
Questa officina aveva per cömpito il lavoro di soli vetri classici. I prodotti
di essa ebbero i primi onori in tutte le esposizioni, ed il Museo di Murano
schiuse nel 1868 nel suo pian terreno un grandioso locale nel quaie pose ripe-
tizioni di vetri classici e di vetri di ordinario consumo, ed accordö a tutti gli
artisti vetrai di Murano e di Venezia di porre in esso in esposizione perma
nente i loro prodotti colla indicazionc dei prezzi, per norma dei visitatori e
eonseguentemente per facilitare lo smercio di essi prodotti.
Una seconda esposizione fu fatta nel 1869 nel Museo di Murano. e questa
fu anche favorita dal Governo che in quell’ occasione accordö medaglie. Il suo
successo fu splendido, essendosi rivelati in essa progressi inaspettati.
Il Museo di Murano si presentö all’Esposizione di Vienna:
1. ° Con dodici tavole fotografiche fatte dal Naja di Venezia. — Erano esse
contenute in due quadri decorati con cornici di cristallo e di specchi incisi alla
rotina, lavoro del valente artefice Angelo Fuga di Murano che fu pure espo-
sitore a Vienna. Le dette tavole riproducevano sessanta vetri muranesi di va-
rio genere dell’arte antica del secolo XV. 0 al XVII.° i cui originali esistono nel
Museo.
Un duplicato di queste tavole era legato in album per comodo dei visitatori.
2. ° Con un album di disegni di antichi vetri muranesi, il quäle e un per-
fetto facsimile del libro originale posseduto dal marchese Gherardo Molza di
Modena, giä di ragione del principe Luigi d’Este. Il nobile possessore avendo
concesso il facsimile venne esso eseguito dal signor Gaetano Ubigani di queUa
cittä. Inoltre un album contenente ottanta disegni a penna dei vetri piü belli
e piü classici esistenti in varie raccolte pubbliche e private d’Europa. Questi
sono ispezionabili dai fabbricanti ed artisti vetrai, e servono di tipo alla scuola
di disegno.
3. “ Con una collezione dei lavori stupendi eseguiti alla lucerna da Giovanni
ßatlista e Jacopo Franchini di Venezia, fra cui i bellissimi mosaici fatti con
cannellini di vetro di diversi colori opporlunamente disposti fusi in un masso
poi stirati in cannello e segati di maniera che gli strati di uno stesso can-
nello rappresentavano tutti la stessa figura. V’erano fra questi dei ritratti di
alti personaggi assai finamente lavorati e molto somiglianti.
Esposizione Untiers. 1873. — Gruppo XXII. 5