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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 9, Gruppo XXII. - Musei industriali. [Gruppo] XXIII. - Arti dei culti

MUSEI UNDUSTfilAU. 59 
duplice scopo, l’uno di concorrere all’ istruzione industriale e professionale fra 
noi, mettendo in vista le materie prime e le loro successive trasformazioni nelle 
produzioni dei diversi paesi, l’altro di far conoscere ai visitatori esteri le nostre 
ricchezze di prodotti naturali e le nostre Industrie, onde aprirloro piü estese e piu 
facili vie di smercio. Tale concetto di questo Museo fu aceolto con grande fayore 
dagli espasitori a quella moslra e sopratullo dagli industriali inglesi, e per le 
larghe contribuzioni di tanti benemeriti pole essere inviato in Italia un numero 
assai considerevole di importantissime collezioni, la cui spedizione richiese 700 casse. 
Posto cosi il fondamento, venne questo Museo Industriale istituito con Re 
gio Decreto 22 novembre 1862, e con legge 2 aprile 1865, gli venne assegnata 
la somraa risultaute dalle economie fatte sui fondi stanziali per Ia Esposizione 
di Londra, all’intento di provvedere al suo pritno svolgimento ed alla sua con- 
servazione, o fu stabilito eziandio che gli sarebbe destinato uno degli edifizii 
dello Stato in questa cittä. 
Per ciö le collezioni, ospitate fino dal 1862 nel palazzo municipale del Mu 
seo Civico, vennero nel 1868 traslocate nel grande palazzo che occupava il Mi- 
nistero della Guerra prima del trasloco della capitale, e che divenne la sta 
bile sua residenza. 
Ma, come giä fu notato nell’avvertenza preliminare, questo Museo Indu 
striale era iniziato dopo i primi fnsti del risorgimento politico della Nazione, e 
quando tulti i problemi relativi al suo riordinainento finanziario ed industriale 
e conseguentemente all’istruzione tecniea, primo fattore di essi, olferivansi allo 
studio degli Statisli e del Governo. Non e perciö a meravigliarsi se rispetto 
al suo ordinamento, sotto il punto di vista di favorire 1’istruzione industriale 
ebbe a subire quelle modificazioni che l’esperienza andö suggerendo al Go 
verno, aflinche questa Istituzione fosse effieacemente coordinnta alle altre di 
insegnamento tecnieo superiore, che tendono al medesimo scopo. 
Con R. Decreto 23 maggio 1865 era stabilito: che ogni istituzione che desse 
opera all’insegnamento industriale e professionale ed al progresso economico 
potesse essere annessa al R. Museo; e come tale eragli annesso l’Istituto te- 
cnico di Torino cd erano aggiunti al Museo sei corsi normali. 
In seguito era staccato l’Istituto tecnico, quäle istituzione locale, dal Re 
gio Museo Industriale destinato ad essere Isiituto Nazionale, e coi Decreti Reali 
del 30 dicembre 1836 e l'i novembre 1867 il Museo ste.sso veniva riordinato 
come Istituto di insegnamento tecnico superiore e come Scuola normale, col- 
Tintento di concorrere colla Regia Scuola di applicazione degli Ingegneri in 
Torino, nell’istruzione delle diverse categorie di ingegneri e di formare nel 
proprio seno docenti per gli Istituti tecnici e direttori di intraprese agrarie ed 
industriali. 
A tal uopo, oltre all’avvantaggiarsi degli insegnamenti che si danno in altri 
Istituti di studi superiori del Regno, onde non creare duplicazioni di cattedre 
e per conseguenza di aggravii ai contribuenti, erano istituiti presso il Museo 
sei insegnamenti speciali che mancavano tuttavia in altri Istituti di istruzione 
superiore in Torino, cioe: Fisica industriale, Tecnologia meccanica e Meccanica 
ngricola, Economia rurale e Silvicoltura, Chimica agraria, Applfcazioni della 
geometria descrittiva, Disegno ornamentale.
	        
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