MISSEI iKMJSTRIAU.
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Ja propria collezione di telai meccanici e macchine a far maglie, propose alla
nascente Societä di coordinarla al Museo, sia ottenendo 1’ approvazione del Mi-
nistero per acquisiare di anno in anno coi proprii fondi modelli di telai per-
fezionati, sia concedendo ad essa di esporre nella relativa collezione del Museo
quelli che per suo conto traesse dall’estero. In questo intento utilissimo alla
industria locale otteneva la Direzione non solo 1’ invocata autorizzazione dal
Ministero, ma altresi quegli incoraggiamenti di cui sempre le fu largo in simili
circostanze.
Rispetto agli insegnainenti che col R. Decreto 1869 sono attribuiti al Museo,
mi siano permesse alcune osservazioni.
Giä furono avvertite le ragioni per cui, mentre in altri paesi d’ Europa i
Musei industriali furono istituiti coli’intento speciale di diffondere e far progre-
dire il gusto artislico nelle diverse industrie, queüo di Torino abbia avuto nella
sua origine lo scopo prevalente di ditfondere specialmente le cognizioni tecniche
atte a promovere non tanto il miglioramento del gusto, quanto lo svolgimento
etfettivo delle industrie nazionali.
Egli e partendo da questo punto di vista che nel R. Decreto 1869 il nuovo
ordinamento del Museo fu piuttosto informato al tipo del Conseruatoire di
Parigi che a quello di altri Musei piü recenti. Ed io reputo che, associando
al Museo una sezione d’arte industriäle nei modi e col cömpito giä indicato,
sia da mantenergli il carattere che con quell’ ordinamento gli e dato.
Si ingannano dunque coloro che, non avendo aitro concetto che di scuole
regolari la cui importanza valutasi dal numero degli allievi regolarmente in-
scritti, e dai diplomi che si conferiscono, e non trovando niente di tutto ciö in
questo Museo, noncuranti od incapaci di conoseere i modi per cui si estrinsechi
l’azione di esso, non P apprezzauo al vero punto di vista.
Il vero carattere degli insegnamenti da darsi nel Museo in base al suo
ordinamento attuale, e perche possano essere utili ed esercitare una reale in-
lluenza sulla industria locale, deve essere quello di corsi liberi sopra argomenti
speeiali. — Questi corsi dovrebbero variarsi d’ anno in anno, o di parte del—
1’ffhno ad altra parte di esso, affinche, tenuto conto del carattere generale dell’in-
segnamento, siano svolti quegli argomenti che meglio possono essere desiderati
nelle cii'costanze speeiali delle industrie locali. — Questi corsi non dovrebbero
portare aleun obbligo di iscrizioue fuorche per coloro che desiderino, dietro
prove convenienti, di fare anche esercitazioni e di ottenere un attestato di ca-
pacitä in dati e speeiali rami di scienze applicate. Ma ha potuto ciö essere fin
qui largamente ottenuto? Ogni anno furono dati corsi liberi sopra diversi ar
gomenti, ogni anno furono ammessi giovani a fare esercitazioni pratiche nei
laboratorii; i piü di essi hanno giä ottenute posizioni convenienti nell’industria
o nell’insegnamento; ma i mutamenti di personale avvenuti nella Direzione
del laboratorio di chimica tecnologica, e gli intervalli di vaeanze di quella
carica furono dannosi alla inOuenza del Museo sotto il punto di vista delle
industrie chimiche.
Un’altra causa v’ha pure, indipendente dal Museo e dai suoi insegnanti, e
che tuttavia non permette a questi di dare ad alcuni insegnamenti quel carat
tere di speeiali e liberi che solo loro si eonfä E il vincolo mantenuto al Museo