MAK

Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

91 
PIANTE OLEIFERE, ECC. 
Ho notato a Tunisi l’onorificenza accordata al signor Morpurgo di 
Trieste, perche il prodotto da lui esposto proveniva da quel paese. 
113. Come ho detto piü volte, le onorificenze non attestano sempre 
eccellenza di prodotti. Infatti non veggiamo distinto verun espositore di 
Cuba, del Kentuki ecc. Anco per queste estimazioni, era interpellato 
un eccellente esperto, ma giudicava in relazione alle condizioni di clima ecc. 
de’ paesi di produzione. Molti dei campioni premiati non avrebbero potnto 
reggere a confronto di tabacchi che ho veduto coltivati nel Salernitano, 
e che ho prodotto io stesso parecchi anni addietro nel Bolognese e ceduti 
alla manifattura allora governativa, che me li pagö al prezzo piü elevato 
degli americani nello stesso anno acquistati. L’ Italia puü fare tabacchi 
migliori di quelli che compra da altri paesi d’Europa, ed anche di Ame 
rica, eccettuate le vere qualitä superiori, ad esempio 1’ avana. Ma perche 
se lo puö, cos! spesso non lo vuole? 
114. I tabacchi nazionali si produrrebbero molto migliori quando 
realmente la Recjia Ii pagasse in proporzione del loro merito effettivo. Ma 
Regie e Governi non sono larghi che di vessazioni pei coltivatori, e 
cercano di pagare il meno possibile i loro prodotti. Cosi la Francia do- 
mandava all’ Alsazia-Lorena 8 milioni di kilogrammi di tabacco, e pa- 
gandoli a suo arbitrio, nel 1868 non dava piü di fr. 68.16 il quintale. 
Ma quando quei paesi divennero tedeschi, se ha voluto que’ tabacchi gli 
ha dovuto valutare secondo il loro merito, e gli ha pagati nel 1871 sino 
a L. 116.70, e nel 1872 sino a L. 120.32. Voglia Iddio che la nostra 
Italia, raggiunto 1’ inarrivabile pareggio, acquisti quella libera coltiva- 
zione de’tabacchi 1 che in gran parte ha fatto la ricchezza dell’ America ( 
della quäle invece, non che d’ altri luoglii d’ Europa, siamo improvida- 
mente tributari per tanti milioni all’anno, ed in oro che non possediamo 
2. Papavero. 
115. La piü bella mostra di questa sostanza innebriante, tanto cara 
ai popoli dell’Oriente, e il di cui uso diviene ognor piü comune in In- 
ghilterra, e nell’America meridionale, si deve alla Turchia che da tempi 
antichi la coltiva, massime ne’suoi asiatici dominii. Nella collezione del 
sig. M. G. della SuDDA, professore di medicina a Costantinopoli, se ne com- 
prendevano 97 campioni. Ma l’oppio spettava al Gruppo III: ed al II si 
competeva soltanto l’esame delle piante di papavero e in ispecie delle sue 
capsole. 
116. Di capsole del P. sonnifero bianco, il piü generalmente coltivato 
per la produzione dell’oppio ( benche il celebre oppio della Tebaide si 
traesse dal papavero di fiore rosso carico) vidi qualche campione italiano 
in mostre collettive di piante medicinali; ma non mostre speciali, di cui
	        
Waiting...

Nutzerhinweis

Sehr geehrte Benutzerin, sehr geehrter Benutzer,

aufgrund der aktuellen Entwicklungen in der Webtechnologie, die im Goobi viewer verwendet wird, unterstützt die Software den von Ihnen verwendeten Browser nicht mehr.

Bitte benutzen Sie einen der folgenden Browser, um diese Seite korrekt darstellen zu können.

Vielen Dank für Ihr Verständnis.