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GRUPPO IV.
Si stima che un ulivo produca in media 50 chilogrammi di frutlo del
valore di dodici a quindici lire il quintale, quasi il valore istesso della
regione pugliese: ma un albero in pieno vigore puö facilraente dare
un prodotto di 80 a 100 chilogrammi. La periodicitä del ricolto si deter-
mina cosi in un quinquennio: un ricolto eccellente, due buoni, due me-
diocri e uno pessimo o quasi nullo, In Italia 1’ ulivo e ordinariamente
biennale: un ricolto abbondante, e uno magro o nullo. Ma in Algeria
questa variazione e piuttosto 1’ effetto della mancanza di letame, che
dell’ influenza degli elementi. L’ irrigazione e il letame sono utilissimi
all’ulivo, perche se esso ha la virtü di resistere meglio degli altri aiberi
alla malvagia coltura, non frutta con abbondanza che nei terreni coltivati e
quando sia circondato dalle maggiori eure. L’ irrigazione nei climi dolci e
nelle pianure non e necessaria, come nei paesi caldissimi e di montagna;
difatti in tutta la Puglia, che e una grande pianura di clima temperatissimo,
non se ne fa uso ; 1’ irrigazione nelle pianure aride concorre a dare alle ulive
la tendenza al verde. Ma il letame e necessario agli aiberi nei luoghi di
montagna e di pianura, e in Puglia se ne fa larghissimo uso e cosi pure
in Toscana. Il metodo, che hanno in Algeria gl’indigeni per raccogliere
le olive, e africano, cioe degno di loro. Battono i rami con le verghe e
queste rovinano l’albero. In quasi tutta ITtalia questo sistema e in gran
parte bandito, e le olive si raccolgono con le mani sopratutto nell’Umbria,
in Toscana e nei Barese, cosi come si pratica da lungo tempo nei mez-
zogiorno della Francia, o si raccolgono dal suolo quando vi sono cadute.
L'estrazione deU’olio e ancora nella sua infanzia presso i Rabili, icui
metodi sono primitivi e non danno che un olio pessimo, non accettato
dal commercio come olio commestibile. L’abitudine detestabile di lasciare
le olive ammucchiate a fermentare e la causa vera della infelice qualitä
degli olii; e piaga comune alla Turchia e alla Grecia, alla Spagna e al
Portogallo, al mezzogiorno d" Italia, tranne poche contrade, e ai Rabili.
Bel conforto per tanti nostri produttori di stare alla pari coi turchi e coi
Rabili! Questi benedetti Rabili dunque traggono una maggiore quantitä
di olio dalle olive fermentate, una quantitä superiore forse di un terzo
a quella che caverebbero dalle olive fresehe, ma che qualitä! Oggi e ge
neralmente ammesso che 1’asciugamento spinto sino alla fermentazione non
ha altra ragione che di agevolare l’uscita dell’olio, e di avere un prodotto
maggiore. Per la prima parte, e per l’esperienza che io ne ho, essendo nato
in contrada oleifera, e per quello che ne ho letto in molti libri, mi sono
persuaso che con gli apparecchi perfezionati a pressione energica, si ottiene
lo stesso scopo, e l’olio che ne vien fuori e eccellente, e la minore quantitä
e largamente compensata dalla qualitä perfetta. Spandere le olive per due
o tre giorni sopra grandi solai di legno o graticciate di canne, far si
che 1’ aria vi penetri liberamente, n’ esca e si rinnovi; tenerle distese
con la spessezza non maggiore di sei centimetri e rivoltarle di continuo