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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

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GRUPPO IV. 
tü Piombino, <lel barone Danzetta di Perugia, dei fratelli Pianciani di 
Spoleto e del conte Graziani di Macerata. Nell’Umbria e nelle Marche, 
non ostante le considerazioni fatte, il progresso e notevolissimo: v’e la 
stessa coltivazione della Toscana, quasi gli stessi processi per l’estrazione' 
e infine lo stesso sistema colonico della mezzadria. 
Ma nell Umbria e nelle Marche si produce ancora molto olio da ardere 
e da sapone, ma se ne produce meno di prima. La lavorazione si raffina in 
vista dell’enorme differenza del prezzo tra Polio fino e Polio comune 0). Per le 
Marche non si puö dire nulla di speciale o che non si sia detto degli olii umbri. 
La Liguria mandö nove espositori solamente, e non fra i piü egregi. 
Gli olii della marchesa Teresa Durazzo di Sestri Levante, della Giunta di 
Savona, del signor Alessandro Botti di Chiavari e dei fratelli Bensa di 
Porto Maurizio furono giudicali buoni; gli altri molto mediocri. La Li 
guria non fu pari a se stessa, ne per numero di espositori, ne per qua- 
lita di prodotto. Le schede erano perfettamente nude di notizie; por- 
tavano la sola firma dell espositore, e niente piü; e se io volessi par- 
lare degli olii della Liguria con i documenti oflTerti in quelle schede, non 
potrei scrivere una parola. Fu una deplorabile incuria non dei liguri 
soli, ma di quasi tutti gl’italiani. E la mancanza di notizie nelle schede, 
e la mancanza del 1 e schede stesse ci fece qualche volta andare a tentoni. 
E che lavoro si dove fare col Targioni, col Vecchi, col Salimbeni, col 
Warhanek e col Laudisi, prima per trovare gran parte delle bottiglie, parec- 
chie delle quali senza punlo indicazioni furono da me rinvenute nei sotter- 
ranei della cantina del signor Tauber in Annagasse dove erano state messe 
per difenderle dal sole e dalle intemperie, e poi per ordinär le schede 
(quelle che c erano), leggerle a una a una e avere cosi dei criterii per la 
premiazione! La buona qualitä di una bottiglia o di mm liasco non e una prova 
seria dell avanzamento dell’industria e dei progressi graduali che ha subiti. 
E molto opportunamente il Ministero d’Agricoltura e Commercio fece 
starapare le schede in quella maniera, con una serie di quesiti, messi 
insieme con giudizio, quesiti che concernevano tutto ciö che sarebbe stato 
utile sapere sullo stato dell’industria di ogni espositore. Ma tranne poche 
schede toscane, le altre erano bianche, bianche addirittura, come si puö 
ancora vedere. Non siamo italiani per nulla! Le schede pugliesi non si 
videro affatto. 
Gli espositori liguri furono piü indolenti degli altri, perehe non ci 
fecero conoscere niente, e non risposero afTatto ai quesiti. 1 signori Gior 
gio Alizeri e lommaso Pertica di Finalemarina, che fanno insieme com- 
mercio di olii, si degnarono di farci sapere che il motore della loro fab- 
(1) 11 signor Tini Tommaso di Foligno nella sua deposizione scritta e pubblicata liegli atti del Comitalo 
d’inchiesta induslrialc, dichiara «he adesso un terzo del prodotlo oleifero dell'Umbria e olio fino.
	        
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