142
ttRUPPO IV. — OLII COMMESTIBILI.
percorsa linora. Non si tratta di rifare ma di migliorare. Non ci mancano
gh esempi, e la natura ci e stata generosa dei suoi doni. II risultato splen-
dido ottenuto a Vienna dai nostri olii deve essere per noi nuovo e piii
efficace stimolo a far meglio.
II mio scritto e corapito. Esso non e un trattato, ma una relazione
sulla parte rappresentata dall’ Italia alla mostra Viennese in fatto di olio
commestibjle. Avrei potuto sbrigarmela in due parole, ma ho voluto vedere
da vicino, e studiare la condizione di ciascuna delle contrade oleifere
d’ Italia che concorsero coi loro prodotti a Vienna, rendermi conto delle
differenze, trovare le cause vere di queste, e spiegare cosi i giudizii del
gruppo di cui feci parte; e nello stesso tempo corregere molte opinioni störte,
e dare in testa a veechi pregiudizii nocivi al miglioramento dell’ indu-
stria. E sono stato indotto a farlo, non lo nascondo, dal desiderio di
dare pel primo all’Italia una relazione su gli olii eommestibili italiani
ed esteri, relazione che non fu fatta a Londra e ne a Parigi. Quella
dell esposizione nazionale di Firenze del 1861 e brevissima, di due pagine
sole, ed e monca, perche limitata ad alcune contrade d’Italia, ed imprecisa.
E la buona intenzione mia valga a farmi perdonare qualche peccato
veniale. che per avventura io abbia potuto commettere scrivendo queste
pagine, le quali per la natura loro, e perche l’argomento trattato non e
del tutto conforme ai miei studii, mi sono costate molto lavoro e moltis-
sima pazienza e perö sono venute al mondo piü tardi delle altre. Questo
parmi davvero il loro peccato veniale.