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GliUPPO II.
Dal catalogo speciale per gli oggetti esposti dall’Algeria apprendiamo
che anche in quel paese la Jute e molto coltivata; che si ottengono da 20
a 22 quintali per ettaro di filaccia un po’ grossa impiegata per la fabbri-
cazione di tela d’imballaggio. La ricerca ne e molto considerevole.
L’ Olanda aveva presentate alcune fibre di Corchorus capsularis pro-
venienti dai suoi possedimenti a Giava.
Pria di metter termine a questa breve rassegna parmi necessario di
dire una parola intorno alla possibilitä ed alla convenienza di coltivare
questa pianta in Italia.
Per quanto ci consta nessun esperimento e stato fatto a questo intento,
sappiamo perö che il Ministero di Agricoltura ha giä dato disposizioni
per avere dall’India il seme di questa pianta. Ove si consideri perö che
la cennata pianta e annua, che abbisogna di circa cento giorni per rag-
giungere la conveniente maturitä, non apparirä strano lo ammettere la
convenienza e la possibilitä della cultura anche fra noi. Certo non sa-
rebbe a raccomandarsi che, per spirito di novitä, la coltivazione fosse fatta
invece della canapa e del lino; ma noi abbiamo abbastanza terre ove questa
coltivazione potrebbe essere di tornaconto. I nostri comizi e le associazioni
agrarie dovrebbero rivolgere l’attenzione loro a questa pianta ed istituire
qualche esperienza (0.
(1) Nel Monthley report of Ihe deparlement of agricullure, Washington, si legge quanto segue:
11 sig. E. Lefranc, Presidcnte por la coltivazione nel sud della Jute informa nei seguenti termini il Mi
nistero di Agricoltura del risullato degli esperimenli fatli rispetlo alla coltivazione di quella pianta.
Per trovare il momento piü opporluno alle semente ebbi a collocarc le sementi ad intcrvalli dall’aprile al
luglio. Le piantagioni ftno al cadere di giugno diedero buoni risultamenti, quelle delPultimo periodo non rag-
giunsero 1’ordinaria altezza ehe e di sei piedi (m. 1.83) in terreni ricchi. Il lavoro manuale, come e in uso
nell’India orientale, non puö essere adoperato presso di noi, perche qui la mano d’opera costa troppo, ne 4b-
biamo personale adalto. Abbiamo impiegato per la Jute le stesse macchine ora in uso pel Ramie e ne ah-
bianio oltenuto una fibra aspra ma pulita, la quäle macerata poscia nell’acqua riesce bella e lucida. La coltura
della Jute non puö mancare di essere di molto tornaconto, atteso ehe richiede poebi capitali.
Ecco il bilancio della coltivazione :
Collocazione per ogni acre (are 4,041) dollari 5,00 — L. 26,70
Tagliatura, scorzamento e manifaltura . » 15,00 — » 80,10
Strumenli e capitale » 5,00 — » 26,70
L. 135,50
La media del raccolto per acre su terreno comune e di libbre 1,500 (chil. 680). II prezzo offcrlo e di ccnl. 4
di dollaro per ogni libbra di fibra cruda, e di cent. 8 per quella macerata. L’impiego delle macchine per la ma-
cerazione c per la manipolazione puö dare un risparmio di lire 26 per acre. La fibra cruda puö essere ulil-
mente impiegata per fabbrieare corde e per altre industrie grossolane. E molto forte e crediamo che come
materiale per cordami puö essere utilmente impiegata in luogo della comune Manilla che costa 9 0 10 cent. con
un considerevole risparmio pei consumatori e con un utile per lo Stato, ehe non avrä da mandare all’ estero
diversi milioni. La Jute puö facilmente coltivarsi in America. Avendo rilevato in un rapporto agricolo ehe il
cotone circondato dä un riparo di Jute era protetto dagli attacchi dei bruchi volli farne l'esperimento ehe con-
fermö l’asserzione. Nel campo da me coltivalo non vi erano vermi comunque situato nelle basse terre del su-
burbio di Nuova Orleans, mentre le vicine piantagioni erano visitatc dagli inselli. Ho anche osservato che ne
le mosche ne le farfalle vanno sul fiore della Jute.
Nello stesso giornale del Ministero d’agricoltura di Washington troviamo lodato l’impiego della Jute per
la fabbricazione della carta, ed ivi si dice che con molto utile furono adoperati a questo intento i veccbi
sacclii e stracci di Stoffe fabbrieale con la Jute.