MATERIE TESSILI.
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§ 2. ■— Del Ramie I 1 ).
La materia filamentosa conosciuta sotto il nome di Ramie o China-gross
(in giapponese Koromushi o Irä) non e meno industrialmente importante
della Jute. Questa sostanza si presenta sotto l’aspetto di fibre fini, lucenti
come Ia seta e piü o meno Manche secondo la preparazione alla quäle
furono sottoposte. Talora e di un candore veramente insuperabile. Forse
i fazzoletti che spesso si vendono come fabbricati di seta e che spesso ci
si dice che sieno di sela vegetale , di seta d’ Asia o di sein d’erba non
sono d’altro che di übre del Ramie.
La pianta che produce codesta sostanza e che i hotanici appellano
Urtica nivea, Linn. o Bohemeria nivea, Hook, e erbacea, perenne ed ha
radici serpeggianti o striscianti, dalle quali, con somma facilitä, sorgono
numerosi virgulti atti a propagarla. I suoi fusti ordinariamente raggiun-
gono I’altezza da un metro e mezzo a due, portano foglie hislunghe, ovali,
seghettate al margine, d’un verde grigio nella pagina superiore, Manche
come quelle del Populus alha nella inferiore (®). La pianta essendo pe
renne, in uno stesso anno si possono far piü tagli di steli. Ne’ paesi in-
tertropicali i tagli si ripetono da tre a cinque volte all’anno, con l’in-
tervallo di circa sei settimane; il Becker che da qualche tempo si e fatto
l’apostolo della coltivazione di questa pianta in Italia, dice in un suo la-
voro ( 3 ) che in Francia i tagli si possono replicare due volte all’ anno,
ottenendo in ciascheduna steli alti m. 1 ad 4. 20. Egli asserisce che nel
(1) Il nomc di Ramie proviene da quello di Ramai, col quäle e designata questa pianta a Giava, o da Rameh
sotto il quäle e conosciula al Mcssico e nella Nuova Orleans.
(2) E sorla quistionc se la pianta che somministra i prodolti anzidctli sia veramente la Urtica nivea o
Rohemeria nivea, ovvero la Urtica lenacissima, Roxb, o la Rohemeria utilis, Hort.; sc siano semplici va-
rietk d’una stessa specie o traltisi di specic diverse. 11 Decaisnc e di opinione che il Ramie sia \a Rohemeria
utilis. Il prof. De Ponte nel 1869 in una relazione rivolla al Ministero d’agricoltura cos'i si esprimeva: « Dal
» mio canto ne dubito, anzi propendo per l’opinione conlraria a quclla di Decaisnc, prima di tutlo perche
» trattandosi di pianta coltivata da tempo immemorabile, niente piü malagevole che il fare un giudizio espli-
» cito tra specie e varieta. Ed a queslo proposito debbo riferire un falto che si venno a compiere sotto i miei
» occhi, appunto nella pianta che a questi giorni interessa lo zelo e le eure di Y. E. Circa 15 anni or sono }
» quando la pianta compärvo per la prima volta ncl reperlorio del coltivatore , giuslamente encomiata a rac-
» comandata, il comm. Cibrario, che reggeva allora il Ministero dalla Pubblica Istruzione, volle donarne all'orlo
» di Torino un’individuo, accompagnato da un saggio dei diversi prodotti che fornisce all'industria. Questo
» individuo, molto giovane, e coltivato in vaso, presenlava, a dir vero, differenze notevoli a confronlo dell’f/r-
» tica nivea, per il fusto molto piü alto, e sopratutto per le foglie bislunghe, ristreite dall’alto in basso, d’un
» verde grigiastro piü pallido nella faccia inferiore. Ma sin d’allora queste differenze non mi sono parse ba-
» stanti a far prova d’un tipo diverso da quello dell'Urtica nivea. E di fatlo la pianta posta a vegetarc in piena
» terra diede a vedere fin dal primo anno qualche modificazione nella forma e nel coloramento dellc foglie, e
» queste, negli anni successivi, andarono poi sempre mutandosi fino al punto di prendere la forma ovale con la
» faccia superiore d’un verde grigiastro e la inferiore coperta di una pcluria morbida, sdraiata e candida come
» la neve, quali sono appunto quelle dclla Urtica nivea. Queste osservazioni cd altre che tralascerö per bre-
» vila mi conducono a crcderc che le due piantc fanno parle dello stesso lipo o lutto al piü non sono che
» varielä prodotte dalla cultura ».
(3) 11 Ramie, pianta lessile vivace. — Nuove osservazioni dell’ing. Adolfo Becker. Bologna, 1873.