MATERIE TESSILI.
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provenienza di queste fibre, vi e luogo a ritenere che tutte o quasi tutte
provengono da palme. Evidentemente perö lo erano quelle presentate sotto
il nome d’Astrocarium vulgare, conosciuto solto il nome di Tue,um e le
altre denominate Catulea, Cornahuba. Alcune di queste fibre avevano un
aspetto sorprendente.
Le fibre appartenenti alle piante della categoria di cui ci occupiamo
erano doviziosamente rappresentate alla Esposizione.
Nella Sezione Cinese si vedevano quelle della Chamaerops excelsa. Per
ottenere le fibre da questa pianta si staccano dal fusto le guaine delle
foglie e si sottopongono, per breve tempo, alla macerazione nell’acqua. Le
fibre vengono cosi liberale dalla materia che le avviluppa e le ricopre, ed
in tale stato sono adoperate dai Cinesi per fabbricarne mantelli da
pioggia, yele e cordami da navi, sandali, cappelli, spazzole, borse per ta-
bacco ed altri infiniti piccoli oggetti. Il loro colore e sempre bruno e si
avvicina al castagno scuro.
NeirArcipelago Malese si ottengono in identica maniera fibre, di aspetto
analogo alle precedenti, dalla Palma che gli indigeni chiamano Gomuti,
oppure Ejos (Borassus Gomuti). Per qualitä le fibre di quest’ ultima si
dicono superiori a quelle che si ottengono dalla indicata specie di Cha
maerops.
Il Giappone aveva pure presentato fibre di una palma che gli indigeni
chiamano Shuro, che forse potrebbe riportarsi a qualche specie di Cha
maerops; i possedimenti olandesi a Giava quelle della palma da Cocco ed
altre sotto i nomi volgari di Baco-Baco, di Delapangara e di Kapanan
che ci pare potessero trarre origine da qualche palma. Dalla Venezuela
vennero le fibre della Mauritia flexuosa, Mart., che vedemmo applicate alla
fabbricazione di reti, di corde e delle Amache, specie di letti pensili
fabbricati a maglie con funicelle. In quei letti, di cui a Vienna si vedeva
una imitazione di fronte al padiglione delle Stiriane, le signore creole
di agiata condizione stanno mollemente sdraiate per buona parte del
giorno, ricevono le visite, mentre una schiava per procurare frescura alla
padrona imprime un leggero movimento d’ ondulazione al sospeso giaciglio
e con un ventaglio tiene lontani gli insetti molesti.
L’isola di Mauritius aveva mandato le fibre della Livistotiia mauritiana,
della Areca saccharifera, della Latania aurea, del Pandanus utilis e del
Pandanus latifolius.
La Guyana Francese aveva presentate le fibre dnWAstrocarium vulgare,
detto volgarmente Aouara, con le quali si fabbricano cappelli.
Le Colonie Francesi sulla eosta occidentale dell’Africa avevano presen-
tale le fibre del Sagus raphia.
L’isola della Riunione i fasci fibrosi deWArenga saccharifera, detta
volgarmente Baleme vegetale, e della Chamaerops utilis.
Le Colonie Mayotte e Nopi-Be le fibre del Pandanus utilis, detto volgar-
Esposizione Universale 1873 — Gruppo 11.
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