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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

MATERIE TESSILI. 
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provenienza di queste fibre, vi e luogo a ritenere che tutte o quasi tutte 
provengono da palme. Evidentemente perö lo erano quelle presentate sotto 
il nome d’Astrocarium vulgare, conosciuto solto il nome di Tue,um e le 
altre denominate Catulea, Cornahuba. Alcune di queste fibre avevano un 
aspetto sorprendente. 
Le fibre appartenenti alle piante della categoria di cui ci occupiamo 
erano doviziosamente rappresentate alla Esposizione. 
Nella Sezione Cinese si vedevano quelle della Chamaerops excelsa. Per 
ottenere le fibre da questa pianta si staccano dal fusto le guaine delle 
foglie e si sottopongono, per breve tempo, alla macerazione nell’acqua. Le 
fibre vengono cosi liberale dalla materia che le avviluppa e le ricopre, ed 
in tale stato sono adoperate dai Cinesi per fabbricarne mantelli da 
pioggia, yele e cordami da navi, sandali, cappelli, spazzole, borse per ta- 
bacco ed altri infiniti piccoli oggetti. Il loro colore e sempre bruno e si 
avvicina al castagno scuro. 
NeirArcipelago Malese si ottengono in identica maniera fibre, di aspetto 
analogo alle precedenti, dalla Palma che gli indigeni chiamano Gomuti, 
oppure Ejos (Borassus Gomuti). Per qualitä le fibre di quest’ ultima si 
dicono superiori a quelle che si ottengono dalla indicata specie di Cha 
maerops. 
Il Giappone aveva pure presentato fibre di una palma che gli indigeni 
chiamano Shuro, che forse potrebbe riportarsi a qualche specie di Cha 
maerops; i possedimenti olandesi a Giava quelle della palma da Cocco ed 
altre sotto i nomi volgari di Baco-Baco, di Delapangara e di Kapanan 
che ci pare potessero trarre origine da qualche palma. Dalla Venezuela 
vennero le fibre della Mauritia flexuosa, Mart., che vedemmo applicate alla 
fabbricazione di reti, di corde e delle Amache, specie di letti pensili 
fabbricati a maglie con funicelle. In quei letti, di cui a Vienna si vedeva 
una imitazione di fronte al padiglione delle Stiriane, le signore creole 
di agiata condizione stanno mollemente sdraiate per buona parte del 
giorno, ricevono le visite, mentre una schiava per procurare frescura alla 
padrona imprime un leggero movimento d’ ondulazione al sospeso giaciglio 
e con un ventaglio tiene lontani gli insetti molesti. 
L’isola di Mauritius aveva mandato le fibre della Livistotiia mauritiana, 
della Areca saccharifera, della Latania aurea, del Pandanus utilis e del 
Pandanus latifolius. 
La Guyana Francese aveva presentate le fibre dnWAstrocarium vulgare, 
detto volgarmente Aouara, con le quali si fabbricano cappelli. 
Le Colonie Francesi sulla eosta occidentale dell’Africa avevano presen- 
tale le fibre del Sagus raphia. 
L’isola della Riunione i fasci fibrosi deWArenga saccharifera, detta 
volgarmente Baleme vegetale, e della Chamaerops utilis. 
Le Colonie Mayotte e Nopi-Be le fibre del Pandanus utilis, detto volgar- 
Esposizione Universale 1873 — Gruppo 11. 
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