3g
GRUPPO II.
sta, da una reeente comunicazione della Societä di Acclimazione di Palermo,
che flnora nessuno esperimento e stato fatto 0).
Le foglie dell'unica palma che spontanearaente cresce nella nostra peni-
sola (Chamaerops humilis) si prestano pure a lavori analoghi ai giä citati;
ma, sia perche non riescono abhastanza pieghevoli e sottili, sia perche
manchi l’arte per acconciarle e ridurle convenientemente, il fatto e che non
si da loro grande importanza o si destinano solamente ed in scarsa misura
alla fabbricazione di volgarissimi cappelli, di sporte, di stoie e di scope (*).
Le foglie della palma da datteri (Phoenix dactilifera), che qui e la si
vede nelle piü calde regioni d’Italia, si adoperano dopo di averle imbianchite
per fabbricare i cosi detti palmizi, che nella domenica delle Palme si bcne-
dicono nelle chiese.
Alcuni di questi palmizi, ai quali si associano talvolta fiori finti od
altri ornamenti di cera, sono fabbricati con gusto squisito e la bellezza
della principale materia impiegatavi fa credere che ben potrebbe appli-
carsi ad altri usi economici.
La Guyana francese poneva sotto gli occhi del visitatore le foglie del-
1 Astrocai'yum vulgare, palma denominata colä Aoccora, preparate per la
fabbricazione dei cappelli e quelle di una specie di Besmoucusl. apparte-
nente pure alla famiglia delle palme con cui si fabbricano panieri di gran-
dissima durata.
Dal Gabon erano venute foglie del Sagus Raphia, con le quali vedemmo
intessute eleganti stoie.
Dall’Isola della Riunione le foglie intiere e preparate del Pandanus utilis
(Pandanee), con le quali gli indigeni, che appellano quel vegetale Pacoa
preparano un infinito numero di oggetti dai piü volgari ai piü fini. Con
le fibre della barba della pianta stessa si intessono nel paese i sacchi desti-
nati alla spedizione dello zucchero e del caffe, ed ogni anno se ne espor-
tano circa 3,000,000 sul prezzo di cent. SO a 60 ognuno.
Dai possedimenti francesi dell’Australia si avevano le foglie della
Tacca pmnatißda detta Pia e dall’Isola di Maurizio quella della Latania,
aurea e della Livistona mauritiana, dedicate come le precedenti alla pre-
darazione di cappelli, di panieri, di stoie e di altri consimili oggetti.
(1) Altri cappelli die in commercio vanno confnsi con quelli di Panama, provengono dalla Ilepubblica
dell’Equatore e si dicono fabbricati con la foglia della Latania borbonica. Nella Esposizione Universale di Parigi
quei cappelli furono giudicati superiori a tulti gli altri del medesimo genere per incomparabile finezza.
(2) Le foglie di quesla palma formano per l’Algcria soggetla di esporlaz'one, come risulla dalla scguenlc
tabella:
Nel 1869 Ghilog. 14,085
» WJ0 » 63,436
■ 1811 » 1,171,737