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GRUPPO II.
anni appresso ascese a 3,465 tonnellate e nel 4866 a 3,509. II seguente
specchietto mostra Io sviluppo assunto negli anni seguenti dalla espor-
tazione delVJIfa.
Anno 4867 chilogrammi
» 4 868 »
» 4 869 »
» 4870 »
» 4871
» 4872 »
4,420,000
3,843,000
5,300,000
43,248,000
60,943,000
44,007,000
II prezzo medio AtW’Alfa ad Orano era negli Ultimi tempi di 44 franchi
per ogni quintale metrico; in Spagna nel 4873, secondo le notizie date
dal catalogo dell’AIgeria, si vende da 20 a 30 reali (lire 7,35 a 7,87) il
quintale spagnuolo di 46 chilogrammi, lo che corrisponde allo incirca
a 46 franchi in media per ogni quintale metrico. Ma ci duole di non aver
potuto raccogliere notizie intorno alla importanza di questa industria nella
Spagna, giacche per Ie infelici condizioni di quel paese non fu stampato
e distribuito il catalogo degli oggetti esposti. Perö una ricca collezione
di sparto era sotto gli occhi dei visitatori, da quello che serve agli usi
piii grossolani, funi, stuoie, eec., a quello che si impiega per piccoli oggetti
di lusso. Le qualitä erano diverse ed i prezzi erano indicati da lire 24
a 130 per ogni 400 chilogrammi.
Le condizioni chimatologiche d’ Italia potrebbero rendere anche per
noi utile Ia coltivazione di questa pianta, in molte localitä meridionali
e littorali. Ne sono mancati studi volti a codesto intento. Nel 4870 una
casa di Norimberga inviö al Ministero di Agricoltura alcuni campioni di
sparto; disse che essa ne ritirava dalla Spagna per circa 400,000 lire
all’anno, e che avrebbe volentieri fatto ogni opera per favorirne 1’ intro-
duzione in Italia, dalla quäle sarebbe ad essa riuscito piü agevole di ri-
trarre Ia materia per le diverse industrie cui attende. Ma alla offerta non
seguirono i fatti, allorche il Ministero invitö la casa stessa a mettersi in
relazione con la Societä di Acclimazione e di Agricoltura in Sicilia, alla
quäle esso aveva dato 1’ incarico di attendere a siffatto importante
argoraento.
In quella occasione la Societä cui erano stati inviati alcuni campioni
di erba sparto riferiva : « si riteneva essere lo sparto una pianta che
» in Sicilia cresce spontanea nelle steppe e nei terreni incolti sebbene
» in quantitä non notevole: si volle quindi indagare se ciö fosse
» realmente. Perö dalle relazioni unanimi ricevute da ogni parte
» dell’Isola e da persone competenti risulta che lo sparto non esiste in
»> alcun luogo della Sicilia e che quello cui accennavasi sia soltanto una
» varietä di qualitä inferiore volgarmente detta semminello, perche non