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GRUPP0 II.
tutto recato vantaggio e cooperato al benessere universale, al che dovea
erainentemente concorrere il contatto dei piü insigni produttori ed indu-
striali di ogui Nazione cosi chiamata ad approflttare degli speciali progressi
fatti da ciascuna delle altre, senza perdere la partieolare impronta
della sua individualitä. Conciossiache, appunto la diversitii di attitudini,
d’indole, di costumi, di locali condizioni e prodotti, costituiscono la causa,
la ragione e 1 universale utilitä per le Nazioni di avvicinarsi, conoscersi
ed apprezzarsi fra loro, lo che si ottiene solennemente ed unieamente con
simili Esposizioni.
3. Benefieio anche piü splendido, e forse a tutti superiore in questo
secolo del materialismo, fu quello segnatamente promosso dalla imperiale
Direzione colla deliberazione di rimunerare gli operai collaboratori dei
prodotti premiati. Procacciava indicibile piacere il vedere la serena sod-
disfazione di quegli uomini che diresti soldati del lavoro, intenti a ve-
gliare, ripulire, assettare strumenti, macchine, e prodotti naturali e
industriali qualunque, la cui confezione era pure in parte opera loro.
E quando vedeano cotali produzioni richiamare lo sguardo d’innumerevoli
visitatori, fra cui si contavano illustri personaggi, ed illuminati sovrani
de’maggiori regni ed imperi, si sentivano essi pure elevati e superiori
alle hasse e funeste ire contro il capitale. Non dissimile impressione facea
loro il palazzo dell’Esposizione co’suoi magnifici annessi.il tutto insieme
diveniva per essi il teiupio, l’apoteosi del lavoro.
4. Per tutti poi, in generale, la impressione, piü grande, piü nobile,
e piü utile, risultava da quell’immenso concorsa degli uomini e delle
produzioni di tutto il mondo; alla cui riunione tutto il mondo era
stato invitato, ed insieme con amorevole festeggiamento ricevuto dalla
popolazione di Vienna, la quäle, per quanto sperimentai nel mio parti-
colare, mi parve che, specialmente per noi italiani, si addimostrasse del
continuo e in sommo grado cortesissima.
Art. II.
LE DIFFICOLTA’.
5. Appeua giunto in Vienna, il primo pensiero fu naturalmente di
conoscere come si presentasse, sotto un aspetto generale, l’Italia, in quel
meraviglioso convegno delle produzioni naturali ed artificiali di tutte
le Nuzioni.
6. L’evidente concetto di questa vastissima Esposizione si rivelava
neir art. V del Regolamento generale colla ripartizione dello spazio per
paesi om\e i differenti territori di produzione fossero, per quanto si polesse,
('ögrecjati nell’ordine medesimo in cui trovansi nel tjlobo lerrestre, secondo