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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

PIANTB OLEIFERE, ECC. 63 
i cui campioni perö non offerivano semi di quella dimensione celebrata 
da Erodoto pel sesamo di Babilonia. 
Menzione onorevole: 
Bahos (Turchia), sesamo. 
Governo di Angora (id.), sesamo. 
Guikwar di B. (India inglese), sesamo. 
Oganon Sako (Caucaso) sesamo. 
Ne da Catania, ne da Siracusa si ebbero mostre speciali di questa olei- 
fera che da un olio (chiamato Senlek dagli arabi), pregevole come comme- 
stibile, quanto da ardere, e per confezione di saponi. Le sue sanse sono 
ottime pel bestiarae. Prospera in climi caldi, ma lo esperimentai con suc- 
cesso anche nel Bolognese, con produzione proporzionale a piü di 1600 
chilogrammi per ettaro, rendendo in olio eccellente il 47 per 100. 
40. Di Senapa in grani, si ebbero poehi espositori nelle loro collezioni. 
Per campioni speciali noterö il Minci (Bari) per una mostra di Senapa 
mista. Inoltre s’ebbe 
Menzione onorevole: 
Vaag Andrea (Russia), senapa. 
Ma questa pianta venne considerata, anziche come oleifera, per l’uso 
di mostarda. 
41. Deila Madia (3Iadia sativa, o viscosa) non vidi alcun campione; ma 
la sua coltivazione e appena nota in pochi paesi, quantunque abbia pregi 
di rapiditä di vegetazione, sia immune da insetti e produttiva quanto altre 
oleifere primaverili. 
42. Del Rafano Chinese (Raphanus Chinensis annuus) non mi riusci 
di veder mostra nemmeno fra le collezioni. Questa pianta meriterebbe di 
essere piü coltivata neH’Italia superiore, giacche prospera anche ad espo- 
sizione settentrionale, massime se la si protegga da venti australi, al quäle 
effetto se ne cingono le seminagioni con file di granoturco. 
43. Nell’andare a Vienna si poteva vedere nelle pianure di Laybach, 
della Sava, di Gratz, il Papavero coltivato in lunghe e strette ajuole, come 
pianta oleifera, e medicinale. Ne dirö piü innanzi trattando delle nar- 
cotiche. 
44. La coltivazione del Ricino (Ricinus communis) da parecchi anni nel 
distretto di Legnago (provincia di Verona) venne cosi aumentando da sor- 
passare la produzione di 4 milioni di chilogrammi di seme, in notevol 
parte esportato. Il premiato De Stefani meritö giustamente l’ottenuta 
distinzione, sia per la ricca sua mostra di molte varietä di ricino, sia pei 
suoi scritti sulla coltivazione e malattie della pianta, e sia, aggiungo io,
	        
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