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GRUPro ix.
gior qnantitä, e di qualitä superiore. Ma l’industria dovrebbe aiutare
l’agricoltura. Quasi dappertutto l’estrazione dell’olio (non parlo di quello
d olivo) si fa come all’eta della pietra. Migliorando questa fabbricazione,
il colza, il sesamo, I’arachide, darebbero olii squisiti. Io ripeterö col
Botter: a Vienna gli olii italiani hanno trionfato; siamone lietissimi,
ma non dichiariainoci soddisfatti sino a che la loro fabbricazione non
avremo ridotta alla perfezione richiesta dalle esigenze della vita e del
commercio.
Art. VI.
PIANTE TIGLIOSE.
55. Fegetabili tigliosi, atti cioe a dare filamenti ponno dirsi, come af-
fermai in altro scritto, quanti appartengono alla grande categoria delle
piante fanerogame. Tutte hanno fibre e quindi hanno tiglio. Generalmente
la materia che diciamo tessile forma parte della corteccia, ma puö far
parte anco di altri organi, come ad esempio nel cotone. Aggiungeva an-
cora, ed oggi tanto piii vivamente il ripeto, che per noi italiani la colti-
vazione della canapa, del lino, e del cotone e di supremo interesse nazio-
nale. In quella bilancia degli economisti le cui coppe sono importazione
ed esportazione, noi dobbiamo pesare in quest’ultima colle materie lessibiü
se vogliamo ricuperare le enormi somme di cui siamo annualmente de-
bitori agli stranieri. Ora, in confronto ad altri paesi, quäle concetto si
pote fare di noi a Vienna dalle nostre mostre di piante tessili?
56. Appresi perö a \ienna, che un degnissimo Giurato italiano si era
appunto proposto di fire la relazione su di esse. A lui dunque lascio di buon
grado la non facile risposta che sarä quindi piii autorcvole. Io mi sto
contento di modesti chiarimenti a stregua di quelli esternati sulle piante
oleifere. Avvertirö che, rispetto al cotone, non fu preso ad esame dalla mia
sotto-sezione, e che quanto alle materie filamentose tratte da piante ar-
boree, darö cenno di quelle sole per le quali il Gruppo II accordö qual-
che distinzione.
1. Canapa.
57. In pareechie relazioni francesi sulla Esposizione di Vienna, l’Ita-
lia viene commendata per le sue Seterie, Maioliche dipinte, Vetri di
Venezia e di Murano, Giojelli (Bijouterie), Mosaici, Strumenti musicali,
Profumerie, non che Jini, Paste alimentari, Sahimi (Charcuterie) e For-
maggi. Non una parola della sua canapa, e non mi fa meraviglia perche
delle sue impareggiabili Statue dicono ch’erano seulement jolies. Tuttavia
bisogna convenire che la nostra mostra di canapa era molto inferiore alla
magnifica monografia che ne fece sotto la direzione del prof. Botter, la So-