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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

PIANTE OLEIFERE, ECC. 73 
coll’espurgo dei maceri, perdita che subisce solo chi vende la canapa 
appena tagliata in fasci di steli. 
66. La canapa sarä sempre un’ ottima coltivazione italiana. Se nel 
presente anno i prezzi della medesima subirono qualche diminuzione da 
quelli fatti nell’autunno precedente, non se ne devono sgomentare i col- 
tivatori, perche fu efietto de’ gravi turbamenti politici di paesi che ne 
sogliono fare i maggiori acquisti, non che del prezzo carissimo cui salirono 
le derrate di piü imperiosa necessitä. D’altronde non e da lamentare del 
tutto cotale rallentamento di prezzi, i quali salendo di soverchio potreb- 
bero di molto scemarne il consumo, aumentando quello di materie tessili 
di minor costo, come il cotone. Pereiö il coltivatore italiano ha solo da 
procurare di prodnr la canapa col possibile minor dispendio di lavorazione, 
ma senza punto menomarne le impareggiabili qualitä dal commercio som- 
mamente apprezzate. Gioveranno allo intento le nuove lavorazioni mec- 
caniche ? 
67. Il prodotto della canapa rimaneva (come dissi al § 68) nella com- 
petenza del Gruppo II, sino al punto in cui esce dalle mani del coltiva 
tore e passa in quelle del commerciante, da cui viene spesso pettinata e 
ammorbidita; e poscia in quelle del manifattore. Da qualche anno perö 
parte del lavoro del coltivatore si vorrebbe assumere dalla nuova industria 
che ne curerebbe una meccanica preparazione in luogo della macerazione 
e successiva maciullazione. A ciö infatti intende lostabilimentodiMontagnana 
che opera !o stigliamento meccanico col sistema Leoni e Goblentz. Esso im- 
piega 200 operai con 40 macchine stigliatrici, due scardassiere, due filatrici, 
una strettoia (volgarmenle presse) ed un torchio, tutte macchine poste in 
azione da una maechina a vapore dellaforzadi 40 cavalli. Yi si lavorano per 3 
milioni di chilogrammi di canapa verde in fascio non macerata,valendosi perö 
anche di 200 mila chilogrammi di canapa macerata. Piü colossale sta- 
bilimento, che occupa presso a 3 ettari di terreno nei sobborghi di Ferrara, 
si sta costruendo allo stesso fine dal signor Hess prussiano, rappresen- 
tante una vasta associazione di capitalisti ed armatori di navigli de’prin- 
cipali porti e cittä d’ Italia. 
68. Delle macchine agrarie si occupava la 5 a sezione. Tuttavolta dirö 
che quanto a scaveszatrici e stigliatrici non ebbi a vederne di straniere 
che una sola ungherese, per mia stima non appieno commendevole. D’ita- 
liane si noverarono quelle del Mure di Torino per dirompere e stigliare 
la canapa, e del Tomaselli di Cremona per dirompere il lino. Ma ne 
quelle vidi che ho mentovate nel § 66, ne altra del Bernagozzi da non 
pochi anni inventata, e gradita ai villici perehe rustica, economiea e ro- 
bustissima; ne altre del Gardini, dello Zavaglta, del Manservisi che 
avrebbero pur potuto figurare egregiamente a Yienna a decoro della nostra 
meccanica agraria. L’impiego delle macchine in agricoltura vuolsi che 
cominciasse a dimostrarsi importante nella esposizione di Londra del 4862.
	        
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