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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 15, Gruppo II. - Matiere tessili. - Piante oleifere. Gruppo IV. - Olii commestibili

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PIANTE OLEIFERE, ECC. 
Ma pel Diss e cosi per 1 'Alfa o Sparto, non vi ha merito di produzione, 
come pure per la Ginestra, trattandosi di piante non coltivate, ma spon- 
tanee; havvi solo da pregiare l’abilitä industriale di trarne tiglio. 
6. Ortiche. 
82. Quasi tutte le Ortiche danno o possono dare filo per finezza e lu- 
ciditä emulo di quello della seta. L’Ortica maggiore (Urtica dioicd) nel 
Kamtschoth da filo ottimo da cucire, da far reti e corde. L’Ortica cana- 
pina (Urtica cannabica) anche piü bruciante della volgare (Urtica urens) 
da filo in Siberia come la Ortica tenace (Urtica utilis) di cui si videro 
batiste fatte dal Leclanger all' Esposizione di Parigi (1855). Questa sa- 
rebbe oggi una Bohemeria, e decantasi dotata di tenacitä quanto il filo 
di canapa, benche con mezzo chilogr. del suo tiglio possa ricavarsi un 
filo lungo 9300 metri. Riuscirebbe perö la sua coltivazione soltanto nelle 
migliori esposizioni della Sicilia e della Sardegna, ma forse non quanto 
nell’India e nella China. 
83. Filo e tela d’Ortica di bellezza pari al piü bei Uno, vedeansi pure 
nel 1851 all’Esposizione di Londra. In quella di Vienna se ne videro di 
egual bianchezza e di un lucido come seta; eravene un bei campione del 
Reccagni ed altri provenienti da tutte le quattro parti del mondo. Fra le 
piü belle eravi la precedente anche sotto nome di Lino dell’ Himalat/a, e 
che coltivasi piü del lino nel Giappone, nella Cina, nell’Isola di Java, nel 
Caucaso, nell’Algeria, Tunisi, ecc. Infine pressoche tutte quelle piante da 
cui i Chinesi ed altri lontani popoli seppero sin dai remoti tempi trarre 
tili, e reti e funi e tessuti, sono semplicemante Ortiche, la piü parte Bohe- 
merie o altre analoghe. Esaminando i cosi detti gargiuoli, e molto meno i 
tili e tessuti, per me almeno riusciva impossibile giudicare se i campioni 
esposti appartenessero alla Bohemeria Nivea, o all’Interrupta o alla Hete- 
rophilla, o infine alla Tenacissima. La Nivea, giä oltre mezzo secolo addietro 
coltivata per 10 anni dal Bartalini in Italia, ha pur nome di China gross 
e piü specialmente Tehou-Ma e di Apoo dai Chinesi, e Tajo dai Giappo- 
nesi. Corrisponde a quanto da tre secoli addietro ci avea giä detto Olivier 
De Serres, cioe che L’Ortie rend une mutiere esquise dotit sont faites des 
helles et desliees toiles. E forse la piü coltivata in grande nella China. 
La Interrupta avrebbe nome nelle Indie di Alti-Schorigenam. Giä sino dal 
secolo XVI era noto al Lobel che i tessuti finissimi recati in Europa 
dalle Indie provenivano da piante coltivate a Calcutta, Goa, ecc. Che fos- 
sero Ortiche lo confermano gli Olandesi, che anche oggid'i danno alle 
mussoline e tessuti finissimi, il nome di Neteldock derivante da Netel Or 
tica, e Doch stoffa. Ma piü di tutto interessa la Tenacissima ora piü nota 
sotto nome di Ramie, se pure cotal nome non si applica eziandio a ma- 
terie filamentose procedenti dalle altre indicate Bohemerie.
	        
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