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Ora non ne avreste trovato (nel Gruppo II) un espositore e tanto meno
in conseguenza un premiato. L’ Italia offeri 10 espositori di Robbia, ma
uno solo di Zafferano ed uno solo di Guado, salvo pochi e non ricchi
campioni in tre o quattro mostre collettive.
1. Robbia.
98. La robbia italiana per qualitä supera la francese; ma non e, come
questa, favorita dal Governo, il quäle in Francia non crede che il color
rosso sia strategicamente nocivo (perche troppo avvistato da lungi) pei
suoi soldati. come nol ritengono gl’inglesi. Tuttavolta nelle provincie
nostre meridionali se ne ricava ancora un prezzo discreto, avuto riguardo
alle anticipazioni di spese necessarie. Vi si veggono bellissime colture di
questa radice, che d’ordinario si estrae solo di 30 mesi. E da notare che
nel 1868 la nostra robbia si pagava a Parigi circa lire 66 il quintale
metrico (secca in polvere), raentre vi si vendeva lire 70 quella d’Avignone.
Oggi perö (maggio 1874), quantunque 1’Algeria pure ne coltivi e ci au-
menti la concorrenza, i prezzi delle älizzari ossia radici secche, se rosee
valgono (d’Avignone) sole lire 52.56, se rosse lire 62 e 64; intantoehe gli
alizzari napolitani sono pagati 70 e 72. Antichissima in Italia questa
coltivazione (giä famosa nelle pianure marittime dell’Attica, di Sala-
mina, ecc.) sino da Crescenzio dichiaravasi riuscire da lungo tempo
ottima nella nostra penisola; venne poscia dismessa, massime in Toscana,
sino a che al principio del secolo tornö in voga nel Salernitano; ma
merita, anco per le ragioni che dirö piü innanzi, di esser presa in qualche
considerazione da queglino cui spetta.
99. Espositori italiani furono (indipendentemente dalle mostre collettive):
Camera di Commercio di Avellino, robbia insieme con saggi di
canapa e lino.
De Ruggero Stefano (Caserta), radici di robbia di 18 mesi e di 30.
Del Cappellano Raffaele (Caserta), id. id.
MUNICIPIO DI SUCCIVA (Caserta), radici di robbia di nuova in-
troduzione.
SCHLAEPFER WENNER e C. (Salerno), robbia.
Petrone Lucio (Salerno), robbia di mesi 30.
Alfano, fratelli (Salerno), robbia.
D’Alessio G. (Salerno), robbia.
Pantano E., Calviani e C. (Caltanissetta), robbia.
Bonanno Y. (Palermo), robbia.
Del resto dltalia, il Recagni Bernardo (Vicenza) con altre tintorie, ecc.,
avea pure mostre di robbia. Esso venne distinto colla Menzione Onorevole