— 78 —
del 1817, che qualsiasi calcolatore tranquillo avrebbe
potuto presagirne conseguenze molto piü dannose di
quelle che realmente risultano. » La popolazione raffron-
tata a quella del 1780 daval’ll per % di aumento (1):
e ciö era tanto piü notevole, che dal 1806 al 1813 le pro-
vincie venete diedero all’ armata circa 40,000 abitanti
(ib.). Nel 1813 la popolazione aveva sofferta qualche
diminuzione: ma la calma sopraggiunta nel 1814 com-
pensö questa perdita con un aumento. L’ anno 1815 fu
colpito dalle conseguenze della carestia, che principiava
giä ad infierire, e della epidemia; e nel 1810 e 1817 la
fame e ii tifo fecero stragi orribili a dirsi, sieche nel 1817
vi fu una diminuzione tale di abitanti che se ne anno
veravano soltanto 1,900,04, cioe 77,571 di meno dal
1813 al 1818. La statistica dei nati e morti e pur degna
di memoria. Nel primo triennio ci fu un aumento annuo
medio di 831 individui, e nel secondo triennio 1’ annua
perdita media tu di 20,178 individui, e la maggior mor-
talitä si e manifestata nel 1817 in cui ascese a 67,221
individui al di sopra dei nati. Arrogi la penuria dei pro-
dotti agricoli e le epidemie !
Le epidemie (1815, 1816 e 1817) colpirono 42,988
sicchö vi erano tanti abitanti quanti se ne annoveravano nel 1777
(V. II portofranco di Trieste, Memoria della camera di commer-
cio; Trieste, tip. del Lloyd 1863).
(1) Dalla statistica della popolazione nel 1797 e nel 1824 si rileva
(vedi Rcdaz. di Pirker; Raccolta Cicogna, Cod. 253) che in un quarto di
secolo la popolazione da 120,000 era meno che 100,000: i commer-
cianti e industriali da piü che 17,000 ridolti a poco piü di 6000:
i gondolieri delle famiglie patrizie da quasi 3000 divemiti rneno che
300 : i poveri accresciuti cosi da essere nei documenti ufficiali com-
putati quasi due terzi della popolazione.