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mercantile e delle costruzioni navali, pelle ingiuste pre-
dilezioni inverso Trieste, pelle persecuzioni usate nell’ e-
manare leggi speciali contro Venezia (1).
Nel rapporto del gennaio 1847 la camera di com-
mercio scriveva: Abbiamo lo sconforto che le costru
zioni navali vaclano (in proporzione delV attivitä che
dovrebbero spiegare) deperendo, ed attribuiva ciö alle
gravezze che colpiscono la navigazione Abbenche fos-
sero state ridotte le tasse di navigazione e di porto ad
una sola misura per tutti i porti dell’ impero, pure pel
solo porto di Venezia la tassa invalidi della marina
mercantile perdurava con un 3 per % sulle paghe degli
equipaggi. Codesta tassa avrebbe dovuto pesare non sui
legni, ma soltanto sopra l’equipaggio, il quäle si rifmtava
al pagamento, perche le strettezze fmanziarie glielo im-
ponevano : di guisa che 1’ aggravio cadeva sul proprie-
tario del legno. Da questo stato di cose ne proveniva,
che in altri cantieri privati e soggetti a governi esteri
si lavorasse di preferenza. Tab anormalitä dovevano
cessare e la Camera di commercio non rifmiva dall’ec-
citare il Governo, acciocche vi si adoperasse alacra-
mente.
(1) Fra i molti documenti, poco noti, che ci vennero fra mani,
nello studiare tale quistione, due ci parvero degni di particolare
riassunto : il rapporto della nostra camera di commercio (l.° gen
naio 1847), che leggemmo nell’ archivio generale in Venezia; e la rela-
zione del corpo degli armatori e dei capitani, che giä riferimmo. E
di tanto maggiore importanza il parlare di tutti e due questi scritti,
perche gli armatori e i capitani, nello scritto succitato si lagnano
della condotta della Camera di commercio di Venezia, la quäle era
non curante del bene del paese! Forse il primo documento a cui
ci riferiamo era loro ignoto.