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rotti e i traffici negletti, ritardarono il rifiorimento delle
industrie.
Ristabilita la dominazione austriaca nel Veneto, non
per questo cessarono le proteste, le cospirazioni, le so-
cietä segrete, e in tutti si mantenne vivace il sentimento
della indipendenza. Nondimeno anche ad altri argomenti
dovettero giuocoforza attendere gli spiriti e le menti, ed
uno fra i piii notevoli e quello delle leghe doganali, delle
attinenze che ne derivavano con Parma e Modena, e con
altri Statt italiani.
§ 2.
Lega austro-estense-parmigiana.
La lega austro-estense-parmigiana (sebbene cagio-
nata precipuamente da ragioni politiche) ed i trattati colla
unione doganale germanica, ebbero un’ inlluenza note-
vole su alcune industrie manifatturiere: e le camere
di commercio del Lombardo-veneto ne riconobbero i
vantaggi (1).
(1) Ecco i principali giudizi sulla lega : « Sino a che durö la
lega doganale con Parma e con Modena s’ acorebbe moltissimo nei
due ducati lo spaccio dei nostri panni » (Lampertico : Sülle con-
seg. ecc. pel commercio dalV apertura dell’ istmo di Suez, p. 153).
« Ad impedire che ogni commercio della provincia di Vicenza vol-
gesse a totale rovina contribui validissimamente la conclusione di
questa » (Rapp, della cam. di comm. di Vicenza, p. 55) (1854-56).
« Gli industriali dei pannilani e delle stoviglie non possono a
meno di riconoscere come un vero beneficio questa lega » (ib., p. 56).
Fra i mezzi ampi e sicuri per procacciare nuovi cenlri di con-
sumo ai prodotti delle nostre industrie il Frattini cita questa lega