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briche nei paesi dell’unione ammontasse nel 1855-56 a
lire austr. 300,000. La camera di commercio di Verona
dichiarava che pel Iriennio 1854-56 lo smercio dei
filati e tessuti diversi andava aumentando sempre piü,
e pella migliorata loro qualitä e pel richiamo delle pro-
vincie limitrofe, ma soprattutto dei ducati di Parma
e Modena; ed insisteva nuovamente sulla opportunitä di
continuare coi medesimi nella iniziata lega doganale,
esprimendo cosi il vivo desiderio del commercio verone-
se. Si accrebbe pure il lavoro degli acconciapelli, i quali
videro aumentalo il consurno dei propri articoli, in
sesuito alle ricerche che ne fecero i ducati di Parma
e Modena.
Gli industriali conlessavano, in generale, che i van-
taggi arrecati dalla lega erano maggiori degl’ inconve-
nienti (1). E le camere di commercio proponevano al
governo austriaco, che per raggiungere sempre piü il
heneficio degli scambi si estendesse tale lega doganale
anche allo Stato pontificio ed alla Toscana.
§ 3.
Trattato coli’ unione doganale germanica,
e tariffe austriache.
Il trattato commerciale e doganale fra 1’ Austria e
la Russia, a cui aderirono gli Stati delT unione doganale
(1) Le tariffe ducati della posta per gruppi, pacchi ed altri og-
getti pesavano al commercio. Il servizio (affidato ai privati) era
irregolare. Sopra un gruppo proveniente da Modena a Verona la
tariffa della diligenza modenese superara, piü di quattro volte, quella
della posta austriaca, a cui apparteneva piü della mela dello stradale.