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portazioni e delle esportazioni per via di mare) provano,
che la importazione diminui del 42 per %, e la esporta-
zione del 37 2 / 3 per cento (1). II valore totale delle im-
portazioni dalla terraferma, stazionario ne’ tre primi
anni, dimoströ nel quarto anno un aumento, che si do-
vette precipuamente ai tessuti e filati diversi. Ma 1’ es-
portazione da Venezia alla terraferma scemö del 54 %
per %. L’ importazione complessiva si vede ridotta del
28 e / 5 per cento, 1’ esportazione del 48 e il movimento
generale del 37 y 3 per cento.
II distacco del Veneto dalla Lomhardia recö quei
gravissimi danni, che in varie guise, e con argomenti e
con tabeile statistiche comparative furono provati. La
linea doganale istituita sul Mincio obbligö i Veneti a
pagare il dazio sui prodotti della Lomhardia, dei quali
per la lunga unione delle due contrade avevano con-
tratta 1’ abitudine di un largo consumo, e stringendo
relazioni commerciali che non potevano facilmente so-
stituirsi entro la cerchia doganale allora esistente (2).
Il commercio del Veneto colla Lomhardia era incep-
pato : ed i paesi, coi quali eravamo soliti a contrarre
operazioni, ci avevano abbandonati; gli oli, i vini, le
mandorle non si comperavano piü a Venezia, cittä poli-
ticamente estera, perche aggravata da dazi, che Genova
ed Ancona non facevano pagare. — I negozianti lom-
bardi e della Romagna non avviavano affari di alcuna
levatura con Venezia; Brescia e Ferrara non preferi-
(1) Perciö che riguarda la differenza fra il 1860 e il 1864 concor-
reva, in modo notevole, la categoria dei metalli greggi e lavorati.
(2) Cfr. sulla decadenza di Venezia i rapporli della camera d’ in-
dustria e comrnfkno di Venezia, e gli scritti del Meneghini, passim.