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guisa da recare piü nocumento che utilita alle giova-
nili intelligenze. La trigonometria sferica e la georae-
tria analitica, si apprendevano per bene all’ universita
e perciö sarebbe stato conveniente di toglierle di mezzo
dalle scuole reali. Lo Studio della geografia astronoraica
non era adatto agli studenti del primo anno, ma sa
rebbe stato opportuno introdurlo nelle classi superiori.
Di troppo si era allargato lo Studio teorico della chi-
mica e della storia naturale, e per nulla rivolto alle
applicazioni industriali. II disegno non si rivolgeva alle
macchine. Mancavano gli insegnamenti di stenografia e
di ginnastica, e se v’era la caltedra per la lingua inglese,
nullameno non si davano lezioni.
Del resto, che le scuole tecniche, come erano allora
organizzate, non giovassero, lo confessava lo stesso di-
rettore, zelantissimo del governo cessato (1).
§ 12.
Istruzione nautica.
II governo austriaco, nella lunga sua dominazione
nel Veneto, provvide assai tardi ad un buon ordinamento
d’ istruzione marittima. Anzi per le vicende del 1848
volle soppresso quell’ ottirao collegio militare di marina,
che (come dicemmo) fu eretto dal governo italico, e lo
(1) Gfr. Prospetto delle imperiali regie scuole reali superiori
e principali di nautica pel 1864-65, pag. 104. II direttore confes-
sava che' « dalla scuola reale (teenica) di Venezia nessuno o quasi
nessuno usci per entrare nelle scuole di nautica », e che « i Vene-
ziani, finiti gli studi tecnici, diventavano ingegneri o fattorini, o an-
davano in un banco di commereio o‘ in un impiego giudiziario. »