— 137 —
Dappoi, 1’ imprevidenza e 1’ arroganza dei nuovi li-
berali camuffati alla francese, la instabilitä dei reggi-
menti politici, e le varie disposizioni legislative, tolsero
alle industrie, che ancora vivevano, di svolgersi libera-
raente, ed a quelle incipienti di attecchire per davvero.
II governo austriaco, nel primo periodo della sua
dominazione, cercö di riverdire molti provvedimenti
della Repubblica: e volle dimostrarsi fautore di libertä
economiche. Ma le gravi preoccupazioni politiche tramu-
tarono le migliori provvisioni industriali in un pretesto
a raggiungere piü facilmente uno scopo diverso da quel-
lo che si annunciava: e i Veneti si videro accarezzati
dai principii di libertä, o dal protezionismo, a seconda
della varia ragione di Stato.
Al tempo dei regno italico si procedette con lestezza
inaudita, e con animo deliberato a far rifiorire alcuni
fra i principali rami di produzione: e ad es., nell’ ar-
senale di Venezia si vollero aumentati i lavori e com-
piute le grandi costruzioni navali.
Colla magnificenza napoleonica, con preroi, esposi-
zioni, inchieste ecc., si lusingö 1’ amor proprio dei fab-
bricatori, incoraggiandoli a farsi conoscere ed a slan-
ciarsi con coraggio nelle imprese commerciali. Dichia-
rammo perö quali fossero le conseguenze dei sistema
continentale sul progredimento delle industrie.
II ritorno della dominazione austriaca ci diede ar-
gomenlo a studi comparativi ed a confronti numerici:
e abbiamo potuto pubblicare statistiche industriali com-
plete e affatto inedite. — II glorioso moto rivoluzionario
dei 1848-49 accadde appunto allora che le industrie,
giä avviate a miglioria (ad onta di pessimi ordinamenti
legislativi), avevano bisogno di pace e di tranquillitä.