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cavalli nominali, e del valore di 159,000 lire. Tutti gli
altri erano a vela : lo scafo di tutti i 158 bastimenti a
vela ed a vapore era di legno: nessuno di ferro o di
costruzione mista.
I bastimenti di porlata inferiore alle 10 tonnellate va-
rati nel corso di questo semestre, che non figurano nella
suddetta nota, furono 236, della portata complessiva di
tonn. 7113, dei quali: 8 varati dai cantieri del com-
partimento di Genova, 2 (compresa una barca a vapore,
della portata»di 10 tonn, e della forza di 28 cavalli), da
quelli del compartimento di Spezia; 5 di Livorno; 1 id.
di Portoferrajo; 17 id. di Gaeta; 16 id. di Napoli; 91 id.
di Castellammare di Stabia; 17 id. di Pizzo; 4 id. di
Rimini; 23 id. di Venezia; 2 id. di Gagliari; 1 id. di
Maddalena; 38 id. di Catania, e 11 id. di Trapani.
Nei compartimenti di Civitavecchia, Taranto e Porto
Empedocle non fu varato alcun legno; in quelli di Spe
zia, Portoferrajo, Gaeta, Pizzo, Bari, Ancona, Rimini,
Cagliari, Maddalena, Messina, Catania, Trapani e Pa
lermo furono varati pochi e piccoli bastimenti.
Nei soli compartimenti di Porto Maurizio, Genova,
Livorno, Napoli, Castellammare e Venezia e notevole
il numero e la portata dei bastimenti varati. Perö i
bastimenti varati dai cantieri dei compartimenti di Li
vorno, Napoli e Venezia non sono, eccetto tre o quattro
per la loro poco portata, usabili che per la navigazione
al piccolo cabottaggio e per 1’ esercizio della pesca. Per
conseguenza la costruzione dei bastimenti attialla grande
navigazione fu quasi limitata ai compartimenti di Porto
Maurizio, di Genova e di Castellammare.
Ed anco fra questi tre la sproporzione e enorme:
poiche, mentre nel primo e nel terzo furono varati 18