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Chiavari, si svolge floridamente l’industria. Anzi quei
cantieri potrebbero divenire armamentari, ossia veri ar-
senali marittimi, quando vi si facessero spese e riforme
di non molta levatura, che sono oggimai da tutti richie-
ste. Obre a questi cantieri o scali, la Liguria ne ha altri
quattro, cioe Voltri, Lavagna, Prä e Loano : e di tutti
in ordine alla loro importanza daremo i particolari.
Dalle statistiche ufliciali apparirebbe che fossero sol-
tanto quindici le localitä del golfo ligustico, nelle quali
annualmente si costruiscono galleggianti destinati al
mare (cioe legni che abbisognano della patente di na-
zionalitd, non esclusi gli stessi battelli e gozzi dapesca);
ciö non pertanto, otto soltanto sono i comuni che pos-
seggono uno scalo, o, come si disse, un cantiere navale:
e sono i surricordati Sestri-Ponente, Varazze, Savona,
Chiavari, Voltri, Lavagna, Prä e Loano.
Si ricordi perö che prima del 1848 i Liguri posse-
devano un solo grande cantiere, che non aveva riscontro
in nessuna provincia italiana, quello di Varazze; a Se
stri-Ponente non surse che da circa tre lustri; e gli
altri, si istituirono dopo. Ma senz’ altro, a fornire esatta
notizia dell’ alacritä progrediente dei Liguri riferiamo
le statistiche dei bastimenti costrutti a Varazze dal 1816
a tutto il 1865 (1). Distingueremo :
I. I bastimenti al di sopra di 50 tonnellate.
(1) In questo mezzo secolo di lavorazione otto bandiere estere
tolsero da queste spiaggie non meno di trenta navi. Molli basti
menti partirono dalla spiaggia direttamente per 1’ estero, completa-
mente allestiti, senza avere avuto bisogno di toccare altri porti dello
Stato (Vedi Fazio nella sua importante monografia, Varazze e il suo
distretto ; Genova 1867). 1 dati sopra riferiti si trovano ivi in una
ad altri molti.