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maggior parte, Ja cinta, con terreno sufficientemente
solido e con proprio declivio, muniti di spesso di tet-
toje ad uso di officine relative alle arti tributarie alla
costruzione navale, e servibili quäle fabbricato necessa-
rio ad un cantiere per uso di sala, sul cui pavimento
si delineano in grandezza naturale gli scafi delle
navi (1).
Nell’estuario veneto esistono da ben 60 squeri atti a
contenere un centinajo di navigli, e fra questi 25 almeno
di grossa e media portata. Di questi, 47 appartengono
al circondario di Chioggia, gli altri a quello di Venezia.
I migliori cantieri e i piü grandi sono : in Venezia quello
dei Canciani e i due dei Cucclii a S. Nicolö; quello della
societä lagunare di navigazione a vapore alla Giudeeca
e quello dei Grasso a Castello: i quali rispettivamente
hanno una lunghezza di scalo asciutto di metri 48, 48, 48,
60 e 72 l’ultimo. Possono ciascuno contenere almeno due
scali da costruzione, ed essere allungati, quando si demo-
lissero le casipole che li circondano: emettono tutti nel
gran canale di navigazione A Chioggia sonvi tre cantieri
principali, dei sig. Giovanni Poli, dei sig. Stipitivich, e
il terzo dei sigg. fratelli Baldo; soltanto 1’ ultimo e atto a
contenere bastimenti della maggiore portata, dacche gli
altri due, comeche vasti, non immettono che in canali
ristretti. Gli altri cantieri dell’ estuario si utilizzano per
costruzioni di cabotaggio grande e piccolo; ma un buon
numero serve anche per bastimenti di 500 tonnellate (2).
(1) V. i nostri studi suWindustria navale, cap. 2, p. 23, e passim.
(2) Merita poi d’ essere osservata una specialitä dei cantieri del-
l’ estuario veneto. In Italia, in generale, si costruisce sulla spiaggia
dei mare, e basta ottenerne un permesso dalle autorilä governative
e pagare un tenuissimo canone. Nell’ estuario veneto inveee il can-