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France, et qui peuvent souvent etre toteres dans les
bois d’ Italie » (Op. cit, pag. 124).
Ma facciamo il confronto coli’ Austria, e mettiamo
a paragone il corbetto d’ Istria con quello delle provincie
meridionali d’ Italia e delle Romagne. Di certo la quer-
cia d’Istria nulla ha da invidiare alle nostre, perche
presenta tutti i caratteri del buon legname: ha bei co-
lorito giallognolo, fibra fina e compatta, essenza magra,
quäle appunto conviensi alla buona quercia, cuore molto
piü pesante del legno che lo circonda, e nel tempo stesso
essa non e difficile a lavorarsi. Perö anche la quercia
napoletana ha questi pregi; ma, posta a confronto con
quella, riesce piü dura e meno maneggievole, il che per
altro le procura una maggiore durata.
La quercia di R.omagna ha bensi un colore rossi-
gno; ma questo, lungi dall’ essere un difetto, e anzi
una particolaritä inerente alla sua natura. Perö e piü
soggetta delle altre a fendersi sotto 1’ azione dei raggi
del sole; ma siccome e usata specialmenle nel costato,
questo inconveniente svanisce essendo ricoperta dal
fasciame. Oltre a ciö, quando e ben conservata, come
lo esigono tutte le altre specie, s’ indurisce per modo,
che in qualche caso (come avviene pure della quercia
delle provincie meridionali) 1’ ascia stenta a penetrare
nel legno; e ciö succede particolarmente nel costato. E
condizioni buonissime poi sono quelle, in cui trovasi
1’ Italia anche per quercia da filo; ossia per quella che
serve pel fasciame delle navi, per chiglie e per lega-
menti.
L’Austria possiede la rinomata quercia di Stiria, la
quäle, per vero, si puö dire inarrivabile e per essenza
magra, e per ischiettezza e finezza di fibra e per fies-